G8 Genova: respinti i ricorsi che i poliziotti massacratori e torturatori della scuola Diaz avevano avuto la sfacciataggine di presentare alla Corte europea dei Diritti dell’Uomo!

Questi poliziotti massacratori e torturatori, esseri viscidi e indegni al servizio di uno stato moderno fascista (che allora aveva la faccia di Berlusconi come presidente del consiglio e il fascista Fini come vicepresidente) sempre contro le masse, avevano presentato ricorso presso Corte europea dei Diritti dell’Uomo, una sfacciataggine che sa di ulteriore oltraggio!

Queste bestie rimaste impunite come tutta la “catena di comando” di quei giorni a Genova, non solo non hanno fatto un giorno di galera per la “macelleria messicana” di cui sono stati giudicati colpevoli, molto benevolmente, dai tribunali, ma molti di loro sono stati pure promossi, aggiungendo ingiustizia alla già insopportabile ingiustizia.

G8 Genova, blitz alla scuola Diaz: per Corte europea ‘inammissibili’ ricorsi poliziotti

17 luglio 2021 | 11.42

Lo ha stabilito la Corte europea dei Diritti dell’Uomo a 20 anni esatti dal G8 di Genova del luglio 2001. Cedu: “Da Tribunali decisioni né arbitrarie né manifestamente irragionevoli”

A 20 anni esatti dal G8 di Genova del luglio 2001, la Corte europea dei Diritti dell’Uomo ha dichiarato ‘inammissibili’ i ricorsi presentati da alcuni poliziotti condannati per l’irruzione alla scuola Diaz. La

Cedu, infatti, ha stabilito che non è ammissibile il ricorso di Massimo Nucera, Agente scelto del Nucleo speciale del Settimo Reparto Mobile di Roma (che dichiarò di aver ricevuto una coltellata durante l’irruzione nella scuola Diaz), e Maurizio Panzieri, all’epoca dei fatti Ispettore capo aggregato allo stesso Nucleo speciale (che siglò il verbale su quello che i giudici ritennero fosse un finto accoltellamento). Entrambi sono stati condannati a tre anni e cinque mesi (di cui tre condonati).

Allo stesso modo, la Corte europea ha dichiarato ‘inammissibile’ il ricorso di Angelo Cenni e altri due colleghi, capisquadra del VII Nucleo 1° Reparto Mobile di Roma. La Cedu, si legge nel provvedimento relativo a Nucera e Panzieri, “riunitasi il 24 giugno 2021 in veste di giudice unico ai sensi degli articoli 24.2 e 27 della Convenzione, ha esaminato il ricorso summenzionato così come è stato presentato. La Corte ritiene che, nella misura in cui il ricorrente denuncia la valutazione delle prove e l’interpretazione del diritto da parte delle giurisdizioni interne e contesta l’esito della procedura, il ricorso fa fronte ad una ‘quarta istanza’. Il ricorrente ha potuto presentare le sue ragioni in tribunale alle quali è stata data risposta con decisioni che non sembrano essere arbitrarie o manifestamente irragionevoli, e non ci sono prove che suggeriscano il fatto che il procedimento è stato ingiusto. Ne consegue che queste accuse sono manifestamente infondate ai sensi dell’articolo 35.3 a) della Convenzione. La Corte dichiara il ricorso irricevibile”.

tratto da https://www.adnkronos.com/g8-corte-europea-dichiara-inammissibili-ricorsi-poliziotti-del-blitz-alla-scuola-diaz_7df0GuMXdXTC36xCE46l3W?refresh_ce

Solidarietà a Jorit arrestato in Israele per un murales – massima informazione e solidarietà

Jorit arrestato in Israele per un murales, Napoli si mobilita per lo streetartist

Il Mattino

Lo street artist italiano Jorit Agoch è sospettato – assieme ad un altro cittadino italiano e ad un palestinese – di aver «danneggiato ed imbrattato la Barriera di difesa nella zona di Betlemme». Lo ha reso noto un portavoce della polizia israeliana. I tre sono stati arrestati ieri, ha aggiunto, «mentre avevano il volto coperto e disegnavano illegalmente sul muro. Quando agenti della Guardia di frontiera hanno agito per fermarli, hanno tentato la fuga con un veicolo che è stato bloccato dai militari».

I tre, ha aggiunto il portavoce, saranno adesso sottoposti ad un’inchiesta della Guardia di frontiera. «Riteniamo molto grave – ha precisato – ogni tentativo di danneggiare e di deturpare la Barriera, sia che si tratti di disegni sia che si tratti di danni fisici concreti. Agiremo per quanto sarà necessario per l’arresto dei trasgressori e per la piena applicazione della legge nei loro confronti». In termini generali il portavoce ha aggiunto che la Barriera è un ostacolo fisico importante «per impedire l’ingresso in Israele

di elementi ostili». Fra i loro incarichi gli agenti della Guardia di frontiera hanno anche quello di proteggerne la integrità. Nei giorni scorsi, secondo quanto riferito da Jorit Agoch, l’artista aveva completato sul muro un grande murale in omaggio della attivista palestinese Ahed Tamimi che oggi ha riacquistato la libertà dopo otto mesi di detenzione in Israele.

«La Farnesina, in stretto raccordo con il Consolato Generale a Gerusalemme e l’Ambasciata a Tel Aviv, segue con la massima attenzione, sin dall’inizio, il caso dei due italiani fermati a Betlemme, ai quali sta prestando ogni possibile assistenza, in contatto con le Autorità locali e le famiglie». Lo riferisce una nota della Farnesina, riferendosi all’arresto dello street artist italiano Jorit Agoch e di un altro cittadino italiano avvenuto ieri. «Il Console italiano – aggiunge la nota – si è prontamente recato nel luogo di detenzione a Gerusalemme insieme al legale di fiducia del Consolato che, in tarda notte, ha potuto incontrare i connazionali».

L’ amministrazione di Quarto flegreo con il sindaco, Antonio Sabino, si è mobilitata per la scarcerazione di Jorit Agoch lo ‘street artist’ di origini olandesi che risiede da alcuni anni nel comune flegreo, arrestato a Betlemme per un murales ritenuto oltraggioso dalle autorità israeliane. Un appello è stato lanciato per rilasciarlo. Il vicesindaco, Giuseppe Martusciello, è in costante contatto con la famiglia e la Farnesina per conoscere gli sviluppi della situazione. Jorit nel comune alle porte di Napoli ha eseguito un murales sulla facciata di un edificio del centro storico in cui ha ritratto il capitano del Napoli, Hamsik.

A Napoli si è svolta una manifestazione di solidarietà. Circa 250 le persone in corteo, con bandiere della Palestina, e che sfilano urlando lo slogan ‘ Jorit liberò. Dopo un presidio in Piazza Municipio, i manifestanti si stanno muovendo in corteo, diretti verso la sede della Prefettura di Napoli.