MILANO: UNA BELLA GIORNATA DI SOLIDARIETÀ E UN RISULTATO, non scontato, CHE RIBADISCE CHE LA REPRESSIONE NON VINCE CONTRO CHI LOTTA report dei compagni dello Slai Cobas sc MI/BG

Oggi si è tenuto il processo di 2° grado contro i compagni del cs Vittoria e Si Cobas per lo sciopero alla DHL di Settala del 2015. Davanti il tribunale e dentro si sono ritrovati, circa 60, compagne/compagni del Vittoria; lavoratrici/lavoratori del Si Cobas; militanti dello Slai Cobas sc; compagni della FGC; Pcl; Panetteria e altri sodali, preswenti per sostenere i/le compagni/compagne imputati e rispondere all’appello “SE TOCCANO UNO, TOCCANO TUTTI!”.

Come Slai Cobas sc nei giorni precedenti avevano rilanciato l’appello Si Cobas/Vittoria citando la campagna repressiva che colpisce dagli studenti di Torino ai giovani di Friday for future, dai disoccupati e Si Cobas di Napoli alle lavoratrici Slai Cobas Palermo o chi lotta contro la guerra imperialista di Taranto.

 di seguito il comunicato:

Nel marzo 2015, in concomitanza con lo sciopero generale della logistica indetto dal Si Cobas, venne organizzata la presenza massiccia alla DHL di Settala dove alle rivendicazioni della logistica di carattere nazionali si univa una vertenza del magazzino per migliorare le condizioni lavorative e l’agibilità sindacale.

Per l’assemblea di lotta tenuta davanti ai cancelli diversi compagni, solidali sono stati condannati in primo grado a pene da 1 anno e 8 mesi fino a 2 anni e 6 mesi.

Mercoledì 25 maggio si terrà il processo di 2° grado per compagni del csa Vittoria e del Si Cobas

Lo Slai Cobas per il sindacato di classe esprime la massima solidarietà, parteciperà ed invita a partecipare al presidio solidale davanti al Tribunale, a partire dalle 9.30

Stiamo assistendo a una forte ondata repressiva, in primis contro le lotte dei lavoratori, ma, oggi, la repressione è legata alla guerra imperialista che richiede zittire ogni voce di protesta : gli arresti degli studenti di Torino in lotta contro l’alternanza scuola-lavoro, nei giorni scorsi le perquisizioni a Milano a militanti di Friday for future, intimidazioni a carico dei disoccupati e Si Cobas di Napoli, processo a decine di lavoratrici dello Slai Cobas per il sindacato di classe a Palermo, criminalizzazione a Taranto per le proteste contro l’invio di navi da guerra….

Per questo è più che mai valido, “Toccano uno, toccano tutti”, ed è necessaria la massima solidarietà e risposta comune contro ogni repressione

Sali Cobas per il sindacato di classe – Milano

Mentre ci si preparava ad entrare è arrivato un carabiniere che comunicava che il presidente aveva deciso che in aula potevano entrare solo gli imputati e che non si potevano portare striscioni e bandiere. Questo ha creato malumore, ma non ha impedito che si entrasse in massa per accompagnare i nostri compagni, e che dentro il tribunale li hanno “spinti” tra gli applausi dentro l’aula.

Dopo aver sentito le testimonianze, i compagni sono usciti comunicandoci che il pubblico ministero aveva chiesto la conferma della sentenza di 1° grado, si prevedeva un esito negativo, nonostante le stesse testimonianze della digos affermavano che quel giorno non era “successo niente di grave” e che non ci fossero i presupposti. Dopo 20 minuti è arrivata la sentenza: “ASSOLUZIONE PIENA, IL FATTO NON SUSSISTE”. E allora è esploso un lungo applauso liberatorio ed un abbracciarsi, con foto collettiva fuori dal tribunale ed al grido “IL PROLETARIATO NON HA NAZIONE, ITERNAZIONALISMO RIVOLUZIONE”

Una buona notizia non solo per i compagni imputati ma per tutto il movimento di classe e la lotta contro la repressione.