Violenze nel carcere di Torino, il processo «non è urgente».

a violenza di stato borghese si aggiunge violenza protetta

Respinta la richiesta delle parti civili che volevano l’anticipazione: non è sufficiente il rischio prescrizione di alcuni reati. Polemica tra i legali

Non ci sono elementi di «eccezionale gravità» — nonostante esista il «rischio prescrizione per alcuni reati» — che giustifichino l’anticipazione del processo in cui sono imputati 19 agenti di polizia penitenziaria, accusati di aver commesso violenze (compresa la contestazione del reato di tortura) su alcuni detenuti del carcere «Lorusso e Cutugno». Per questo, il presidente della terza sezione penale, Marcello Pisanu, ha respinto l’istanza di anticipazione dell’udienza di fissazione del processo — attualmente in calendario il 4 luglio 2023 — avanzata da alcuni degli avvocati delle parti civili, tra cui ci sono gli stessi detenuti e i garanti territoriali e nazionali….E in questo caso, argomenta il giudice «l’istanza si fonda solo sugli effetti pregiudizievoli che la prevedibile durata del procedimento potrebbe avere sulla prescrizione di alcuni dei reati contestati». Altra considerazione: «I reati maggiormente prossimi alla prescrizione sono addebitati agli imputati prevalentemente in concorso con altre ipotesi delittuose più gravi (e con termine prescrizionale più lungo) in danno delle medesime parti offese».