– “Lo Stato non deve procedere all’estradizione degli esuli politici italiani” – una presa di posizione in Francia – Noi diciamo “Gli anni 70 non si processano!” Assemblea a Milano 19 giugno ore 16 – luogo da comunicare

Quelle ombre rosse perseguitate da una vendetta di Stato…

Mercoledì 28 aprile, una grande operazione di polizia ha arrestato nove esuli italiani nel quadro di una procedura di estradizione per rinviare 10 uomini e donne in Italia, dove rischiano l’ergastolo. Le 10 persone coinvolte dalla procedura di estradizione, iniziata quel giorno, vivono in Francia dove sono state accolte decenni fa.

Le vite sono state ricostruite, le famiglie fondate, protette dal rifiuto di principio della Francia di rispondere alle richieste di estradizione degli attivisti politici. In Corte d’appello, la giustizia francese ha deciso diversi gradi di libertà vigilata in attesa delle udienze previste a giugno per ciascuno di loro davanti alla Camera istruttoria per esaminare la richiesta di estradizione in Italia.

Arrestare persone in esilio quarant’anni dopo è una vergogna per l’immagine internazionale della Francia, in totale contraddizione con i valori universali che dice di difendere. Queste persone in esilio in Francia vi avevano trovato una fragile protezione contro la repressione e la giustizia d’eccezione che allora imperversava nel loro paese.

A partire dalla fine degli anni ‘70, diverse centinaia di italiani ricercati dalla giustizia del loro paese sono fuggiti in Francia, dove alcuni si sono stabiliti. L’Italia era alla fine di un decennio di scontri politici e sociali su vasta scala, a volte con grande violenza.

Dall’attentato neofascista di Piazza Fontana a Milano nel dicembre 1969 a quello alla stazione di Bologna nell’agosto 1980, due terzi dei 362 omicidi attribuiti ai militanti di estrema sinistra dal ministro della giustizia francese Eric Dupond-Moretti, sono stati commessi dall’estrema destra, abile in attacchi indiscriminati che hanno ucciso decine di persone in luoghi pubblici.

Questa estrema destra, le cui ramificazioni nell’apparato statale sono ormai provate, è stata perseguita solo marginalmente.

I presunti reati risalgono a più di 40 anni fa. Le persone interessate sono state processate e condannate in Italia in condizioni di repressione feroce e di massa (60.000 processi, 6.000 prigionieri politici), segnate da numerose incarcerazioni senza condanna, basate su indagini aleatorie.

Marina Petrella [tra gli arrestati del 28 aprile], per esempio, ha passato otto anni in detenzione preventiva in Italia. Le procedure utilizzate per imporre le condanne sono state considerate all’epoca incompatibili con i principi dello stato di diritto francese. In quel periodo, infatti, fu messo in atto in Italia un arsenale di legislazione eccezionale, diretto soprattutto contro l’estrema sinistra.

La Legge Reale del 1975 e i decreti legge del 1978, 1979 e 1980 hanno rafforzato i poteri della polizia, aumentato le pene e militarizzato la lotta al terrorismo. Il sistema del pentimento permetteva la remissione della pena agli imputati che denunciavano altre persone. È nel quadro di queste leggi e sulla base di tali dichiarazioni che sono state pronunciate molte condanne.

Questa legislazione eccezionale, denunciata da Amnesty International e da altre organizzazioni per i diritti umani, è stata alla base della decisione della Francia di non estradare le persone che si erano rifugiate sul suo territorio, a condizione che abbandonassero ogni attività illegale.


Non solo nessuno di loro è stato coinvolto in alcun atto legalmente riprovevole dal loro arrivo in Francia, ma hanno dovuto ricostruire le loro vite nella precarietà permanente dell’esilio, senza lo status legale di rifugiati politici. Eppure, hanno trovato i mezzi per investire se stessi nella loro vita professionale ma anche nella vita sociale e culturale…

Inoltre, stiamo parlando di persone ormai anziane, tutte vicine ai 70 anni, delle quali non si può far credere che rappresentino un pericolo per qualcuno. D’altra parte, nulla è cambiato nel diritto italiano negli ultimi quarant’anni. Al contrario, lo Stato italiano ha ulteriormente degradato i diritti della difesa.

Invertendo questa decisione, il governo francese sta attuando un accordo fatto su una lista nominativa con Matteo Salvini, il leader di estrema destra, quando era ministro dell’interno. È stato quest’ultimo ad ottenere nel 2019 l’estradizione di Cesare Battisti, rifugiato in Bolivia.

Il rifiuto di qualsiasi amnistia, a volte mezzo secolo dopo il fatto, è scioccante, quando è stata concessa a fascisti e collaboratori subito dopo la guerra (legge del 1944 e amnistia di Togliatti del 1946).

Ma concedere l’amnistia significherebbe riconoscere la natura politica del conflitto che ha scosso l’Italia in quegli anni, e smettere di trattare gli attivisti politici come delinquenti, o addirittura mafiosi.

Per cancellare dalla memoria e dalla storia dieci anni di lotte sociali e operaie, ribattezzati gli anni di piombo, lo Stato italiano, senza alcun riguardo per l’umanità, vuole far morire uomini e donne in carcere mezzo secolo dopo il fatto.

Questa operazione di estradizione, negoziata tra i due stati, è stata chiamata Ombre rosse. L’ostinato desiderio di vendetta di Stato che il governo italiano sta riattivando si incontra ora con la strategia ultra-securitaria del governo francese, che sta mettendo in atto una legislazione liberticida.

Accogliendo questa richiesta di estradizione per la prima volta collettivamente, lo Stato francese non solo sarebbe complice di questa operazione di riscrittura della Storia, ma farebbe un altro passo sul suo territorio verso la criminalizzazione di coloro che si oppongono al potere in nome della lotta al terrorismo.

Dopo la richiesta dell’Italia, saranno soddisfatte anche le richieste dei regimi antidemocratici di estrema destra in America Latina, Africa, Asia o Medio Oriente, e ora anche in Europa? E come possiamo assicurare agli esuli politici che il governo francese non li estraderà per motivi geopolitici di buon vicinato?

Per noi, gli esuli italiani non sono ombre, ma donne e uomini inseguiti da una vendetta di Stato senza limiti, che hanno pagato caro il diritto di vivere dove hanno ricostruito la loro vita per quarant’anni. Per questo chiediamo la loro totale libertà, la sospensione dell’estradizione e la fine delle persecuzioni giudiziarie.

PREMIÈRES ET PREMIERS SIGNATAIRES

  1. Gilbert Achcar, universitaire
  2. José Alcala, cinéaste
  3. Christophe Alévèque, humoriste
  4. Pierre Alferi, écrivain
  5. Tariq Ali, écrivain
  6. Arié Alimi, avocat
  7. Eric Alliez, philosophe
  8. Jean-Claude Amara, cofondateur du D.A.L. et de Droits devant !!
  9. Nils Anderson, éditeur
  10. Jean Asselmeyer, réalisateur
  11. Ron Augustin, éditeur
  12. Olivier Azam, réalisateur
  13. Bernard Baissat, réalisateur
  14. Etienne Balibar, philosophe
  15. Ludivine Bantigny, historienne
  16. Philippe Baqué, journaliste
  17. Jérôme Baschet, historien
  18. Jean-Pierre Bastid, auteur et cinéaste
  19. Andreas Becker, écrivain
  20. Bertrand Belin, musicien écrivain
  21. Tarek Ben Hiba, ancien conseiller régional
  22. Yazid Ben Hounet, CNRS
  23. Véronique Bergen, écrivaine et philosophe
  24. Alain Bertho, anthropologue
  25. Raphaële Bertho, universitaire et photographe
  26. Eric Beynel, syndicaliste Solidaires
  27. Alexandre Bilous, journaliste
  28. Julien Blaine, poète
  29. Pascal Boissel, psychiatre
  30. Jean-Denis Bonan, cinéaste
  31. Irène Bonnaud, metteuse en scène
  32. Mathieu Bonzom, universitaire
  33. Aïcha Bourad, sociologue
  34. Oscarine Bosquet, poétesse
  35. Youssef Boussoumah, militant décolonial
  36. Houria Bouteldja, militante décoloniale
  37. Jean-Pierre Bouyxou, écrivain et cinéaste
  38. Marie Bottois, monteuse
  39. Saïd Bouamama, sociologue
  40. Alima Boumédienne avocate
  41. Jean Jacques Bourdin, universitaire
  42. José Bové, ancien député européen
  43. Patrick Braouezec
  44. Chantal Briet, cinéaste
  45. Alain Brossat, philosophe
  46. Sebastien Budgen, éditeur
  47. François Burgat, politologue
  48. André Burguière, historien
  49. Yannick Butel – universitaire
  50. Dominique Cabrera, réalisatrice
  51. Cali, auteur et chanteur
  52. Cécile Canut, sociolinguiste, cinéaste, universitaire
  53. Pierre Carles, cinéaste
  54. Gianni Carrozza, bibliothécaire retraité
  55. Vanessa Caru, historienne
  56. Barbara Casciarri, anthropologue
  57. Carmen Castillo, cinéaste
  58. Didier Castino, écrivain
  59. Philippe Caumières, enseignant de philosophie
  60. Laurent Cauwet, éditeur
  61. Bernard Cavanna, compositeur
  62. Sorj Chalandon, auteur
  63. Bernard Chambaz, écrivain
  64. Jean-Luc Chappey, historien
  65. Nicolas Chevassus-au-Louis, journaliste
  66. Alexandre Civico, éditeur
  67. François Cluzet, acteur
  68. Déborah Cohen, historienne
  69. Marie-France Cohen-Solal, militante antiraciste
  70. Philippe Corcuff, sociologue
  71. Fanny Cosandey, historienne
  72. Laurence De Cock, historienne
  73. Déborah Cohen historienne
  74. Yves Cohen, historien
  75. Jean-Louis Comolli, réalisateur
  76. Anne Coppel, sociologue
  77. Delphine Corteel, anthropologue
  78. Annick Coupé, militante altermondialiste
  79. Saskia Cousin, anthropologue
  80. Sylvain Creuzevault, metteur en scène
  81. Alexis Cukier, philosophe
  82. Leyla Dakhli, historienne
  83. Pierre Dardot, philosophe
  84. Christophe Darmangeat, anthropologue
  85. Michèle Decaster militante anticolonialiste
  86. Christine Delphy, sociologue
  87. Philip Deline, géographe
  88. Alèssi Dell Umbria, auteur, réalisateur
  89. Philippe de Pierpont, cinéaste
  90. Sophie Desrosiers, enseignante-chercheure
  91. Thierry Discepolo, éditeur
  92. Stéphane Douailler, professeur émérite de philosophie
  93. Joss Dray, auteure photographe
  94. Marnix Dressen-Vagne, professeur émérite
  95. Christian Drouet syndicaliste sud rail
  96. David Dufresne, écrivain et réalisateur
  97. Marie-Laure Dufresne-Castets, avocate
  98. Charlotte Dugrand, éditrice
  99. Cédric Durand, économiste
  100. Renaud Epstein, sociologue
  101. Jean Michel Espitallier, écrivain
  102. Annie Ernaux, écrivaine
  103. Christian Etelin, avocat
  104. Marie-Christine Etelin, avocat honoraire
  105. Jules Falquet, sociologue
  106. Mireille Fanon-Mendès France, ex experte à l’ONU
  107. Patrick Farbiaz, militant écologiste
  108. Nina Faure, réalisatrice
  109. Pascale Fautrier, auteure
  110. Silvia Federici, universitaire
  111. Luc Fierens, artiste
  112. Bernard Fischer, employé de la Sécurité sociale
  113. Jacques Fontaine, géographe
  114. Geneviève Fraisse, philosophe
  115. Dan Franck, écrivain
  116. Jacques Gaillot, évêque
  117. Fanny Gallot , historienne
  118. Jean- Luc Galvan, réalisateur
  119. Rémo Gary, chanteur
  120. Isabelle Garo, philosophe
  121. Stéphane Gatti, réalisateur
  122. Willy Gianinazzi, historien
  123. Liliane Giraudon, poétesse
  124. Jean-Marie Gleize, écrivain
  125. Franck Gaudichaud, universitaire
  126. Denis Gheerbrant, cinéaste
  127. Noël Godin, humoriste
  128. Françoise Gollain, sociologue
  129. Olivier Gorce, scénariste
  130. Dominique Grange, chanteuse engagée
  131. Fabien Granjon, sociologue
  132. Alain Gresh, journaliste
  133. Emmanuelle Guattari, écrivaine
  134. Robert Guediguian, cinéaste
  135. Antoine Guégan, universitaire
  136. Gérard Guégan, écrivain
  137. Alain Guénoche, chercheur CNRS émérite
  138. Michelle Guerci, journaliste
  139. Caroline Guibet Lafaye, philosophe
  140. André Gunthert, historien
  141. Samuel Hayat, politiste
  142. Benoit Hazard, anthropologue
  143. Laurent Hebenstreit
  144. Odile Hélier, anthropologue
  145. Michel Husson, économiste
  146. Rada Iveković, professeure de philosophie
  147. Celia Izoard, autrice, traductrice
  148. Magali Jacquemin, professeure des écoles
  149. Samy Johsua professeur émérite université Aix-Marseille
  150. Leslie Kaplan, écrivaine
  151. Anne Kawala, poétesse
  152. Jean Kehayan, journaliste essayiste
  153. Raphaël Kempf, avocat
  154. Razmig Keucheyan, sociologue
  155. Christiane Klapisch-Zuber, historienne
  156. Aurore Koechlin, sociologue et militante féministe
  157. Michel Kokoreff, sociologue
  158. Stathis Kouvélakis, philosophe
  159. Hubert Krivine, physicien
  160. Thierry Labica,  universitaire
  161. Thomas Lacoste, cinéaste
  162. Nicole Lapierre, socio-anthropologue
  163. Mathilde Larrère, historienne
  164. Christian Laval, sociologue
  165. Stéphane Lavignotte, théologien protestant
  166. Maurizio Lazzarato, sociologue et philosophe
  167. Michèle Leclerc-Olive, CNRS
  168. Hervé Le Corre, écrivain
  169. Olivier Le Cour Grandmaison, politologue
  170. Pierre Lemaitre, écrivain
  171. Olivier Le Trocquer, historien et enseignant
  172. Catherine Lévy,  ingénieur CNRS
  173. Gérard Lévy, conseiller municipal, commission paix et désarmement EÉLV
  174. Laurent Lévy, avocat
  175. Laure Limongi, autrice
  176. Pierre Linguanotto, cinéaste
  177. François Longérinas, militant associatif
  178. Frédéric Lordon,  CNRS
  179. Marius Loris, historien, poète
  180. Camille Louis, philosophe, écrivaine, metteuse en scène
  181. Edouard Louis, écrivain
  182. Michael Löwy, sociologue
  183. Seloua Luste Boulbina, philosophe
  184. Christian Mahieux, cheminot retraité, éditeur
  185. Arnaud Maisetti, universitaire
  186. Catherine Malabou, philosophe
  187. Henri Maler, philosophe
  188. Jean Malifaud, universitaire, syndicaliste
  189. Dominique Manotti, romancière
  190. Maguy Marin, chorégraphe
  191. Roger Martelli, historien
  192. Luis Martinez Andrade, sociologue
  193. Corinne Masiero, comédienne
  194. Gustave Massiah, membre du Conseil International du Forum Social Mondial
  195. Xavier Mathieu, comédien
  196. Gérard Mauger, sociologue
  197. Philippe Maurice, historien
  198. Marion Mazauric, éditrice
  199. Mehdi Meftah, militant décolonial
  200. Jean-Henri Meunier, cinéaste
  201. Lola Miesseroff, autrice
  202. Juan Milhau-Blay, écrivain
  203. Candy Ming, actrice et artiste incasable et inclassable
  204. Laure Mistral, éditrice et traductrice
  205. Georges Monti, éditeur
  206. Bénédicte Monville, conseillère régionale Île de France
  207. José-Luis Moragues, militant antiraciste, universitaire
  208. Gérard Mordillat, cinéaste
  209. Corinne Morel-Darleux, autrice
  210. Chiara Mulas, artiste
  211. Claire Nancy, helléniste
  212. Antonio Negri, philosophe
  213. Alexander Neumann, sociologue
  214. Olivier Neveux, universitaire
  215. Pascal Nicolas Le Strat, sociologue
  216. Gérard Noiriel, directeur d’études EHESS
  217. Nicolas Norrito, éditeur
  218. Bertrand Ogilvie, philosophe
  219. Julien O’Miel, politiste
  220. Marie-Odile Perret
  221. Jean Ortiz, universitaire
  222. Ugo Palheta, sociologue
  223. Charles Pennequin, écrivain
  224. Antoine Péréniguez, gérant de cinéma
  225. Timothy Perkins, artiste et architecte
  226. Agnès Perrais, cinéaste
  227. Mireille Perrier, actrice- metteur en scène
  228. Martyne Perrot, sociologue
  229. Jean-Claude Petit, compositeur ,chef d’orchestre
  230. Christian Pierrel, directeur de publication (La Forge)
  231. Ernest Pignon-Ernest, peintre
  232. Alain Pojolat, militant CGT
  233. Elaine Pratt, Universitaire retraitée
  234. Stefanie Prezioso, historienne, députée nationale en Suisse
  235. Christian Prigent, écrivain
  236. Nadège Prugnard , autrice, metteuse en scène
  237. Serge Quadruppani, écrivain
  238. Nathalie Quintane, écrivaine
  239. Pierre Rabardel, ergonome
  240. Tancrède Ramonet, réalisateur et chanteur
  241. Josep Rafanell I Orra, psychologue
  242. Lara Rastelli, cinéaste
  243. Judith Revel, philosophe
  244. Ulrike Riboni, universitaire
  245. Paula Rice, citoyenne européenne
  246. Mathieu Rigouste, chercheur en sciences sociales
  247. Laurent Ripart, historien
  248. Bernard Ripert, avocat
  249. André Robèr, peintre, poète, éditeur
  250. Gaël Roblin, conseiller municipal Guingamp
  251. Christian Rouaud, réalisateur, écrivain
  252. Liliane Rovère, comédienne
  253. Jean-Jacques Rue, programmateur de cinéma
  254. Lucia Sagradini, sociologue de l’art et de la culture
  255. Ivan Sainsaulieu, sociologue
  256. Arnaud Saint-Martin, élu local d’opposition
  257. Montassir Sakhi, anthropologue
  258. Christian Salmon, écrivain
  259. Catherine Samary, économiste
  260. Elias Sanbar, écrivain
  261. Paola Sedda, universitaire
  262. Éric Sevault, éditeur
  263. Omar Slaouti, militant anti raciste
  264. Bruno Solo, comédien
  265. Susanna Spero, traductrice
  266. Pierre Stambul, militant de l’ujfp
  267. Alessandro Stella, anthropologue
  268. Christian Sueur ; psychiatre, praticien hospitalier du service public
  269. Michel Surya, écrivain
  270. Gilles Suzanne, universitaire
  271. Céliane Svoboda, artiste-autrice
  272. Tardi, dessinateur
  273. Christian Tarting, écrivain et éditeur
  274. Pierre Tevanian, philosophe
  275. Julien Théry, historien
  276. Christian Topalov, sociologue
  277. Enzo Traverso, historien
  278. Catherine Tricot, architecte
  279. François Tronche, chercheur en biologie
  280. Aurélie Trouvé,  économiste et militante associative
  281. Béatrice Turpin, réalisatrice
  282. Kevin Vacher, sociologue
  283. Fred Vargas, écrivaine
  284. Carlo Vercellone, économiste
  285. Françoise Vergès, politiste, militante féministe décoloniale
  286. Patrice Vermeren, professeur émérite de philosophie
  287. Dominique Vidal, journaliste
  288. Marie Pierre Vieu, éditrice, journaliste
  289. Jean Vigreux, historien
  290. Christiane Vollaire, philosophe
  291. Maud Vadot, universitaire
  292. Sophie Wahnich, historienne politiste
  293. Michel Warschawski, militant anticolonialiste
  294. Béatrice Whitaker, militante altermondialiste
  295. Muriel Wolfers, syndicaliste
  296. Serge Wolikow, historien
  297. Yannis Youlountas, auteur et réalisateur
  298. Sophie Zafari, syndicaliste
  299. Olivia Zémor, responsable associative, journaliste retraitée

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