Da Milano, Nessuna multa deve essere pagata! Unità e solidarietà contro lo stato di emergenza e la criminalizzazione delle lotte!

Nessuna multa deve essere pagata!
Unità e solidarietà contro lo stato di emergenza e la criminalizzazione delle lotte!

Dai primi di luglio la Questura di Milano sta proseguendo la campagna repressiva con cui durante la quarantena ha terrorizzato, criminalizzato, limitato le libertà individuali e collettive multando in modo indiscriminato comuni cittadini che uscivano di casa durante la quarantena e comminando multe a decine di attivisti e militanti che hanno organizzato e preso parte a presidi, flashmob, manifestazioni durante la quarantena e nei mesi di maggio, giugno e luglio.
Le multe che stiamo ricevendo a pioggia per le mobilitazioni con cui abbiamo rivendicato l’attuazione di efficaci misure in campo sanitario, economico e sociale e con cui ci siamo voluti distaccare dalla retorica dell’unità nazionale e dell’andrà tutto bene si aggiungono alle aggressioni e alle multe contro chi a Milano ha portato omaggio alle targhe partigiane durante il 25 aprile, alle multe contro chi ha promosso la solidarietà verso i carcerati, quelle ai lavoratori dipendenti o autonomi che hanno manifestato per interventi seri ed efficaci per il lavoro.​
La cronistoria di come la Regione Lombardia ha gestito l’emergenza sanitaria mette in evidenza gravi responsabilità nel processo di privatizzazione della sanità pubblica e di distruzione delle infrastrutture territoriali di prevenzione e cura.
A inizio marzo la giunta Fontana-Gallera ha emanato un’ordinanza con cui venivano mandati i pazienti Covid nelle RSA, causando la morte di migliaia di anziani e, pur avendo i poteri per farlo, su mandato di Confindustria, non ha istituito la Zona Rossa a Nembro e ad Alzano Lombardo e ha lasciato che le aziende non indispensabili nell’emergenza rimanessero attive e produttive causando così il dilagare del virus soprattutto nelle province di Bergamo e Brescia.
Il PD in Lombardia è rimasto silente e si è reso complice della strage, addirittura Sala si è dichiarato solidale con Fontana e in altre regioni invece il PD ha compiuto gli stessi crimini della Lega in Lombardia (per esempio in Emilia Romagna con Bonaccini). A dimostrazione che non è una questione di politici di turno ma di asservimento ai profitti dei padroni e alla mercificazione della salute.
I mandanti e i colpevoli della strage non sono quanti sono scesi in piazza e si sono attivati negli interessi delle masse popolari, ma autorità, istituzioni e padroni.
A fronte di tutto ciò abbiamo deciso che non pagheremo queste multe perché sono illegittime. Questa operazione è infatti un vero e proprio attacco politico: non dobbiamo sottostare a queste e altre intimidazioni finalizzate a indebolire chi oggi si organizza e promuove forme di resistenza anticapitaliste per affermare gli interessi dei lavoratori.
Facciamo appello a tutti gli organismi, collettivi e singoli che stanno ricevendo queste misure a non pagare le multe, a denunciarle pubblicamente, a organizzarsi con altri anche dal punto di vista giuridico, a istituire una raccolta fondi per le spese legali, a mettersi in contatto con noi, a unirsi per sviluppare un’azione comune e allargare il fronte di chi lotta contro la repressione.
Esprimiamo la nostra solidarietà a chi è stato colpito dalla repressione e da queste multe illegittime e invitiamo tutte le organizzazioni sindacali, i comitati di lotta, i collettivi, gli esponenti politici ed eletti nei consigli comunali e regionali, i parlamentari, gli avvocati e i giuristi a prendere una posizione pubblica su questi temi e a sostenere questa battaglia.
Ci troviamo di fronte a una accelerazione dei processi di riorganizzazione economica, politica e sociale su scala mondiale. Lo scenario che abbiamo di fronte è sempre più caratterizzato da uno “stato di emergenza” permanente che si concretizza in uno “stato d’eccezione” operante in tutti gli ambiti della vita sociale (lavoro, istruzione, sanità e servizi, diritti umani e giuridici). Non è la nostalgia per lo “stato di diritto” ad animare queste riflessioni ma la coscienza che solo la lotta collettiva e organizzata può rappresentare un ostacolo ai processi di disgregazione sociale in atto e una speranza concreta per il futuro.

La battaglia contro le multe è un piccolo passo in questa prospettiva.
Multati organizzati – Milano multati.organizzati@gmail.com

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Come comportarsi di fronte a queste multe?
1. a seconda della natura del provvedimento, bisogna fare ricorso o al Prefetto per violazione dei DPCM o al governatore della vostra Regione per violazione di ordinanze regionali, preparando una memoria difensiva in cui si indicano come si sono realmente svolti i fatti, con eventuali testimonianze come foto, video o altro
2. nella memoria difensiva si deve chiedere l’annullamento del verbale e l’archiviazione della sanzione pecuniaria. Si può inoltre richiedere anche un’audizione al Prefetto o al governatore per discutere del caso, se venisse accettato può essere occasione per organizzare dei presidi di solidarietà e denuncia. La memoria difensiva va poi inoltrata all’istanza competente tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, allegando carta d’identità e copia del verbale.
3. ogni ricorso contro queste multe è individuale, ma è buona pratica promuovere azioni e ricorsi collettivi,
4. se il Prefetto o il governatore non annullano la sanzione, serve fare poi ricorso a un giudice di pace.
A questo link trovate un esempio di memoria difensiva da modificare in relazione al contesto e ai fatti accaduti

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Giudice di pace annulla multa emessa durante il lockdown: “Stato di emergenza illegittimo”
[Huffington Post] A Frosinone un giudice di pace ha annullato le multe per motivi legati al covid, emesse durante il lockdown perché “lo stato di emergenza è illegittimo”. La sentenza è stata pronunciata da Emilio Manganiello, secondo cui “lo stato di emergenza può essere dichiarato al verificarsi o nell’imminenza di calamità naturali o eventi connessi all’attività dell’uomo in Italia. Calamità naturali o eventi connessi all’attività dell’uomo in Italia nulla hanno a che vedere con una pandemia mondiale e soprattutto con le emergenze di tipo sanitario”.[Leggi tutto]
[IlSole24Ore] Dai giudici primi stop alle sanzioni per chi ha violato il lockdown abbandonando la propria abitazione. Arriva dal giudice di Pace di Frosinone una delle prime bocciature allo stato di emergenza del Governo Conte e l’illegittimità dei Dpcm emanati tra marzo e aprile per imporre ai cittadini il divieto di entrata e uscita dai territori salvo che per gli spostamenti motivati. Con la sentenza n. 516 del 15 luglio scorso depositata il 29 luglio, il giudice di Pace di Frosinone ha accolto il ricorso di una cittadina contro la sanzione amministrativa comminatele dalla polizia stradale per aver violato il divieto di spostamento.[Leggi tutto]

9 agosto Grup Yorum continuerà a suonare contro tutte le oppressioni, gli ostacoli, i divieti del regime fascista di Erdogan e dell’imperialismo suo complice

Da Comitato Solidale Grup Yorum:

Tüm engellemelere tüm baskılara yasaklara karşı bugün Yenikapıda olacağız..
Tüm halkımızı saat 15:00’da Yenikapı Miting Alanına bekliyoruz..!

Oggi saremo a Yenikapi contro tutti gli ostacoli, tutte le oppressioni, i divieti.
Stiamo aspettando tutta la nostra gente alla Yenikapi Rally Area alle 15:00 ..!

Di seguito alcuni video del presidio di ieri a Taranto:
https://www.facebook.com/ComitatoSolidaleGrupYorum/videos/1489061644606678
https://www.facebook.com/ComitatoSolidaleGrupYorum/videos/2539927986319777
https://www.facebook.com/ComitatoSolidaleGrupYorum/videos/954014711777625
https://www.facebook.com/ComitatoSolidaleGrupYorum/videos/1556423584517229
https://www.facebook.com/ComitatoSolidaleGrupYorum/videos/611305983103251

https://www.facebook.com/ComitatoSolidaleGrupYorum/videos/611305983103251

https://www.facebook.com/ComitatoSolidaleGrupYorum/videos/1556423584517229

https://www.facebook.com/ComitatoSolidaleGrupYorum/videos/954014711777625

https://www.facebook.com/ComitatoSolidaleGrupYorum/videos/2539927986319777

https://www.facebook.com/ComitatoSolidaleGrupYorum/videos/1489061644606678

 

Macron in Libano: le strade di Beirut gridano il nome di Georges Abdallah!

L’ingerenza francese in Libano è anche l’imprigionamento di Georges Abdallah!

Stralci da invictapalestina

Collectif Palestine Vaincra –Tolosa, Francia  ( membro della rete Samidoun Palestinian Prisoner Solidarity) – 6 agosto 2020

Una parte della città di Beirut è stata devastata dalla doppia esplosione di martedì 4 agosto. Mentre decine di residenti sono dispersi, si contano almeno 137 morti e 5.000 feriti oltre che centinaia di migliaia di senzatetto.

In visita a Beirut giovedì 6 agosto, Emmanuel Macron è venuto a portare aiuti umanitari in un Paese dissanguato, già alle prese con una situazione economica e sociale catastrofica. Ma l’arrivo del presidente francese non si è svolto tranquillamente.

https://twitter.com/i/status/1291475579414421510

In effetti, numerose personalità libanesi ne hanno denunciato la  doppiezza neocoloniale, sottolineando che l’obiettivo di Macron è soprattutto quello di imporre al Paese riforme strutturali in base alle esigenze e alle richieste dell’FMI. Il miglior esempio di questa doppiezza  è la detenzione da parte della Francia di Georges Abdallah, comunista libanese imprigionato dalle autorità francesi dal 1984 e che già dal 1999 avrebbe potuto essere rilasciato. È tenuto in ostaggio nonostante  le richieste di rilascio, soprattutto in Francia e Libano, si moltiplichino . L’intellettuale libanese Samah Idriss ha  dichiarato : ” prima del  vostro aiuto e delle vostre promesse, vogliamo la liberazione di Georges Abdallah “!

La  visita di Emmanuel Macron per le strade della capitale libanese colpita dal disastro è stata ripetutamente interrotta da grida di “Libertà per Georges Abdallah” a lui rivolte  da  giovani manifestanti che rifiutano di  essere trattati come un soggetto coloniale dal potere francese, denunciano uno Stato libanese corrotto e complice e  vedono in Georges Abdallah un simbolo di dignità, resilienza e resistenza araba antimperialista.

https://twitter.com/i/status/1291366160718532610

Mentre le mobilitazioni per ottenere il rilascio del combattente della resistenza palestinese continuano, dobbiamo più che mai far crescere il movimento di solidarietà! Perché oltre che una questione individuale, Georges Abdallah incarna un’alternativa per un Libano libero dall’ingerenza francese e dalla sua classe politica corrotta: un Libano libero e democratico!