Macron in Libano: le strade di Beirut gridano il nome di Georges Abdallah!

L’ingerenza francese in Libano è anche l’imprigionamento di Georges Abdallah!

Stralci da invictapalestina

Collectif Palestine Vaincra –Tolosa, Francia  ( membro della rete Samidoun Palestinian Prisoner Solidarity) – 6 agosto 2020

Una parte della città di Beirut è stata devastata dalla doppia esplosione di martedì 4 agosto. Mentre decine di residenti sono dispersi, si contano almeno 137 morti e 5.000 feriti oltre che centinaia di migliaia di senzatetto.

In visita a Beirut giovedì 6 agosto, Emmanuel Macron è venuto a portare aiuti umanitari in un Paese dissanguato, già alle prese con una situazione economica e sociale catastrofica. Ma l’arrivo del presidente francese non si è svolto tranquillamente.

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In effetti, numerose personalità libanesi ne hanno denunciato la  doppiezza neocoloniale, sottolineando che l’obiettivo di Macron è soprattutto quello di imporre al Paese riforme strutturali in base alle esigenze e alle richieste dell’FMI. Il miglior esempio di questa doppiezza  è la detenzione da parte della Francia di Georges Abdallah, comunista libanese imprigionato dalle autorità francesi dal 1984 e che già dal 1999 avrebbe potuto essere rilasciato. È tenuto in ostaggio nonostante  le richieste di rilascio, soprattutto in Francia e Libano, si moltiplichino . L’intellettuale libanese Samah Idriss ha  dichiarato : ” prima del  vostro aiuto e delle vostre promesse, vogliamo la liberazione di Georges Abdallah “!

La  visita di Emmanuel Macron per le strade della capitale libanese colpita dal disastro è stata ripetutamente interrotta da grida di “Libertà per Georges Abdallah” a lui rivolte  da  giovani manifestanti che rifiutano di  essere trattati come un soggetto coloniale dal potere francese, denunciano uno Stato libanese corrotto e complice e  vedono in Georges Abdallah un simbolo di dignità, resilienza e resistenza araba antimperialista.

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Mentre le mobilitazioni per ottenere il rilascio del combattente della resistenza palestinese continuano, dobbiamo più che mai far crescere il movimento di solidarietà! Perché oltre che una questione individuale, Georges Abdallah incarna un’alternativa per un Libano libero dall’ingerenza francese e dalla sua classe politica corrotta: un Libano libero e democratico!