NESSUNA REPRESSIONE FERMERA’ LA NOSTRA LOTTA, LE IDEE NON SI SGOMBERANO! Oggi corteo a Giulianova

Queste le info definitive del corteo dell’11 dicembre:
📍 La partenza è prevista sempre da Piazza Buozzi, ma posticipata di un pó, verso le 15:30/16:00. Questo perché verso quell’ora la pioggia dovrebbe diminuire. In ogni caso in Piazza Buozzi ci sarà qualcun* già dalle 14:00
📍 Dalle 12:30 sarà attivo un punto ristoro (in cui si potrà mangiare e bere qualcosa) al coperto, presso il portico De Bartolomei, in piazza della Libertà (dove è posizionata la lapide antimilitarista), a Giulianova paese a un centinaio di metri dal concentramento di piazza Buozzi. Il punto ristoro rimarrà fino alla partenza del corteo
📍 Abbiamo preso diverse mantelline per la pioggia, per chi ne dovesse aver bisogno. Ma non sono tantissime, quindi l’autorganizazzione è sempre la miglior cosa
📍 Le nuvole per domani non possiamo levarle, ma speriamo che a breve risplenderà il sole
Il 24 novembre un ingente spiegamento di forze dell’ordine sgomberava il Campetto Occupato, portando via a forza e in ambulanza le persone che ci vivevano e lasciandole senza un tetto, acqua, luce, servizi, riscaldamento. In pieno inverno.
I giorni seguenti le ruspe tornavano al campetto, sotto il controllo della vigilanza privata che presidia lo spazio h24, per finire di distruggere quello che non avevano devastato durante lo sgombero.
Amministrazione e Asp 2 in tal modo compivano la loro missione di distruggere la principale voce critica e di lotta in città. Voce che negli anni ha lottato fianco a fianco con operai, marinai, donne, sfrattati, contro le devastazioni ambientali, al fianco degli ultimi. Che ha lottato contro i soprusi e le ingiustizie sia a livello locale che oltre. Che ha espresso solidarietà, sia umana che pratica con raccolte fondi, dai rifugiati ai terremotati, ai compagni inguaiati con la legge. Che ha dato luogo a presentazioni, dibattiti, spettacoli, proiezioni, concerti, corsi, tutti gratuiti per una cultura libera e dal basso. Che ha coltivato orti sia all’interno dello spazio che aiutando persone anziane. Che ha fatto vivere un luogo per sei anni nella libertà e nell’autogestione, rendendo reali i sogni di una realtà composta da persone libere e uguali, che autogestiscono i rapporti e gli spazi dove vivono.
Il 24 novembre l’amministrazione locale, l’Asp 2 e la Procura di Teramo, hanno attaccato con violenza il Campetto Occupato, decretandone la sua fine.
Uno spazio di lotta e di libertà è sempre un incubo per i Potenti
e questa è stata la conseguenza.
Ma non per questo ci faremo intimidire, convinti nella giustezza e nella passione delle nostre idee, e avvolti e sostenuti da tutta la solidarietà che ci è giunta sin dal primo momento.
Per questo percorreremo le vie della città, nei vari quartieri con cui in questi anni abbiamo condiviso pezzi di strada insieme, per ribadire che NESSUNO SGOMBERO NESSUNA REPRESSIONE FERMERA’ LA NOSTRA LOTTA e CHE LE IDEE NON SI SGOMBERANO.