DIRITTO ALLA CASA: SGOMBERO POLIZIESCO AL QUARTIERE POPOLARE SAN LORENZO DI ROMA

Da radiondadurto

Il ballottaggio elettorale non ha fermato gli sgomberi abitativi a Roma, dove lunedì 18 ottobre la polizia ha atteso che il picchetto in difesa di Carlos, 68enne in difficoltà economica, terminasse – nel primo pomeriggio – per poi eseguire lo sgombero dell’appartamento dove vive ormai da un quarto di secolo, nel quartiere capitolino di San Lorenzo, da anni al centro di un processo di gentrificazione e turistificazione, con la conseguente espulsione delle classi popolari. 

Ci racconta cosa è successo Stefano Portelli, attivista di Rent Strike-Sciopero degli Affitti, raggiunto nel pomeriggio di lunedì 18 ottobre. Ascolta o scarica

Sulla vicenda va registrata anche la presa di posizione del Movimento per il Diritto all’Abitare di Roma, assieme ad Asia – Usb e Cambiamo Rotta. Convocata in piazza Santi Apostoli, sotto la Prefettura, una conferenza stampa, per le ore 12 di martedì 19 ottobre.

Di seguito, il comunicato:

“Cambia l’amministrazione, continuano gli sfratti!
Martedì 19 ottobre ore 12 conferenza stampa davanti alla Prefettura.
Nel momento in cui ci si apprestava a chiudere i seggi e contare le schede elettorali, Carlos è stato sfrattato con la forza pubblica dalla casa e dal quartiere in cui abitava da decenni, San Lorenzo, per finita locazione, senza alcuna soluzione alternativa né considerazione per le sue condizioni di fragilità economica. Uno sfratto a cui abbiamo assistito a fronte dei troppi che non conosciamo, considerato che solo nell’ultimo anno sono stati richiesti oltre 4,500 provvedimenti di sfratto esecutivi, e che già nelle prossime ore saremo impegnat* in nuovi appuntamenti (a partire dalla difesa di Marco, mercoledì 20, truffato dei Piani di Zona, a via Monte Stallonara 90).
Vogliamo chiedere direttamente a chi si appresta ad amministrare questa città, e al Prefetto Piantedosi: è questa la graduazione degli sfratti che immaginate? E’ ancora una volta la risposta muscolare e di ordine pubblico quella che, ammantata di una patina di sensibilità per le fragilità sociali, si continua ad opporre, approfittando quando la città è distratta a guardare altro?
Queste questioni le porremo martedì 19 ottobre, con una conferenza stampa convocata alle ore 12 davanti alla Prefettura, in piazza SS. Apostoli, ribadendo ancora una volta la necessità di riaprire quanto prima il confronto bruscamente interrotto dopo la soluzione positiva per viale del Caravaggio. Il diritto all’abitare non può aspettare!
Movimento per il Diritto all’abitare
ASIA-USB
Cambiare Rotta”

Arrestato l’attivista palermitano Chadli Aloui. A lui la solidarietà del SRP, che rilancia in occasione del processo che si terrà il 3 novembre

A Palermo Chadli Aloui, studente universitario, attore teatrale e istruttore sportivo, è stato arrestato nella notte tra il 13 e il 14 ottobre mentre si trovava a casa.

Della sua vicenda ne avevamo già parlato, quando ad Aprile scorso, a seguito della sentenza del Tribunale che gli ha imposto la sorveglianza speciale, è costretto all’obbligo di rientro serale presso il proprio domicilio.

La sera del 13 ottobre, durante un controllo, gli agenti di polizia hanno ripetutamente provocato i suoi familiari con insulti e spintoni.

Poi hanno anche disposto l’arresto di Chadli e denunciato un componente della sua famiglia con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale.

Il 14 ottobre c’è stato il processo per direttissima contro Chadli che si è concluso con un rinvio a giudizio al 3 novembre. Nel frattempo Chadli è stato rilasciato con obbligo di firma.

In questi giorni a Palermo è partita una campagna di solidarietà per sostenerlo di fronte all’ennesimo sopruso.

Ci racconta quanto accaduto Domiziana, compagna di Antudo Palermo. Ascolta o scarica

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