Dal carcere di Busto Arsizio, lettera da “I ragazzi di Varese”

“Ciao a tutti/ tutte voi, comincio con il ringraziarvi di cuore delle vostre lettere e della vostra vicinanza, ci fa molto piacere sapere che esistono ancora persone come voi, che lottano per noi e con noi contro questo regime perchè stato non si può chiamare.
Ringraziamo veramente di cuore tutti voi e le numerose persone che ci hanno scritto. Cosa possiamo dirvi se non grazie di esistere.
Ci dispiace molto che non abbiamo potuto sentirvi il giorno che siete venuti qui fuori, perchè dal parcheggio esterno c’è distanza con le sezioni, e sappiamo anche che avete avuto problemi con la polizia con multe e denunce, ci dispiace per questo.
Abbiamo letto attentamente anche l’opuscolo che riporta le notizie e le lettere dalle altre carceri che ci avete mandato, bhe che dire?
Dire che ti sale una rabbia furiosa? E’ poco.
DIre che ti sale l’angoscia? ? E’ poco.
Dire che ti viene la pelle d’oca? E’ poco.
Questo è diventato purtroppo il DAP e il ministero di grazia e giustizia, una loggia massonica in cui niente si sa e niente si dice e tutto si insabbia facendo passare direttori e polizia penitenziaria come eroi.
Ci sono leggi incomprensibili come quella che ci riguarda chiamata ex art 32 che consente nel far fare a tutti i detenuti problematici o provenienti da rivolte un minimo di 6 mesi in sezioni speciali dopo i quali si valuta se prolungare.
Questa sezione speciale comprende 7 celle, una singola per l’isolamento a cella liscia, 4 celle da 3/4 persone e 2 celle doppie.
Premetto che ognuno è libero di fare la carcerazione come meglio crede, ma siamo in mezzo a gente che si riempie di metadone, gocce e cose strane dalla mattina alla sera e sembrano veramente zombie.
C’è gente che sotto terapia ha cercato di impiccarsi attaccandosi alla finestra, che si mangia il materasso di spugna, che si taglia e che si fa di gas delle bombole dei fornelli. Poi nascono i litigi e problemi quotidiani, in sezione normale non ci mandano perchè come capi promotori possiamo organizzare qualcosa anche qua, quindi ci hanno messo in questo manicomio, dove è inutile dire che è una routine con gente che grida e chiama a tutte le ore, giorno e notte, e proprio oggi ci hanno detto che dobbiamo fare almeno altri 4 mesi poi si valuterà.
Questo è il regime carcerario a Busto Arsizio, questa è la pena per chi si ribella alle ingiustizie senza poi contare la pena che ci daranno.
Per quanto riguarda il processo ci vorrà molto tempo perchè siamo 35 indagati , ci sarà sicuramente chi cercherà di discolparsi scaricando le colpe agli altri, chi dirà che era obbligato, e prima che tutto sarà chiaro ci vorrà tempo, ma vi terremo informati.
Ancora un grazie di cuore.
I RAGAZZI DI VARESE”