Archivi giornalieri: 03/02/2021
Liguria – carceri sovraffollate e netto aumento dei tentativi di suicidio
1352 detenuti a fronte di 1120 posti, la situazione nelle carceri della Liguria nel 2020
Genova Marassi 647 detenuti su una capienza di 521 posti
Sanremo 256 detenuti su una capienza di 240 posti
La Spezia 172 detenuti su una capienza di 151 posti
Imperia 57 detenuti su una capienza di 60 detenuti
Genova Pontedecimo 155 detenuti dei quali 73 donne su una capienza di 96 posti dei quali 43 nel reparto femminile.
Chiavari 65 detenuti su una capienza di 52 posti.
Le azioni di proteste sono state 2.290 delle quali 184 casi di sciopero della fame, 32 rifiuto del vitto, 234 danneggiamenti a celle, 920 proteste per le condizioni di detenzione, 1452 proteste con battitura alle inferriate, 74 rifiuti di rientrare nelle celle.
massimo sostegno alla lotta delle donne proletarie detenute – soccorso rosso proletario
Dalla piattaforma donne/lavoratrici: libertà, accesso a misure alternative per le donne/proletarie detenute, come tutela del diritto alla salute/anti covid, alla genitorialità, e come difesa dalle violenze, abusi sessuali in carcere che colpiscono immigrate, soggettività trans, ecc.
Di seguito un aggiornamento di Assemblea contro il carcere e la repressione sulla situazione delle detenute nel carcere di Trieste e la loro proposta di battitura nazionale, da far girare in tutti i nostri canali
Proposta di battitura nazionale dentro le carceri da parte delle detenute per il 1 febbraio.
Il 23 gennaio si è svolto un presidio sotto il carcere di Trieste.
Fin da subito le detenute e i detenuti hanno raccontato che da giorni vanno avanti gli scioperi del carrello, e il 22 gennaio si è svolta anche una battitura, riportata anche dal TgR del FVG.
Come altre volte dalla sezione femminile ci sono arrivate notizie sulla situazione interna. Situazione che si presenta simile in tutte le carceri italiane in questo periodo.
Le detenute raccontano della totale assenza di attività al di fuori della cella. Questa situazione fa si che esse stiano la maggior parte del tempo rinchiuse, dinamica questa che va avanti da mesi portando all’esasperazione le persone. Alcune si rifugiano nelle cosiddette “terapie”, altre iniziano ad avere problemi di tenuta psicofisica, senza contare l’assenza dell’assistenza sanitaria, come una detenuta epilettica che da 4 mesi attende delle visite, o altre che non vedono la psicologa da molto tempo nonostante le loro problematiche e richieste.
Inoltre la posta raccomandata arriva sempre in ritardo di 14 giorni, senza contare che alla nostra casella postale non arrivano lettere né dal maschile né dal femminile nonostante la posta inviata.
È evidente che la situazione dentro è il risultato delle politiche del Ministero di Giustizia e del DAP, ma anche dei magistrati di sorveglianza, i quali fanno si che le carceri rimangano sovraffollate.
Dalle loro parole si capisce che la discussione dentro sul ruolo di psicofarmaci, terapie alternative, prevenzione della diffusione del Covid-19 e vaccini, è in corso.
Le detenute chiedono esplicitamente di divulgare a tutti i detenuti e detenute delle carceri, a parenti, amici e solidali fuori, a giornali e media, le ragioni della battitura che faranno il 1 febbraio alle ore 15.30 e chiedono una presenza di supporto all’esterno.
Le loro rivendicazioni sono:
1) Essere sottoposte a tamponi ed esami del sangue sierologici, piuttosto che essere costrette alla vaccinazione.
2) Indulto
3) Domiciliari per le persone con problemi sanitari e gravi patologie e per i detenuti in residuo di pena
sostenere la campagna unitaria per la liberazione di Georges ibrahim abdallah
Bonjour camarade
ci-dessous, le lien pour visualiser la webconférence organisée à l’occasion de la sortie du livre écrit par Saïd Bouamama : “L’affaire Georges Abdallah” aux éditions Petits Matins de Novembre – rencontre organisée par la Campagne Unitaire pour la Libération de Georges Abdallah.
https://www.youtube.com/channel/UCQprdN1xQWHolRCB7KdqYKQ
Salutations rouges internationalistes et solidaires