Da https://nofrontierefvg.noblogs.org
AGGIORNAMENTI
Ci dicono che sabato 15 mattina, verso le 4:00, sono stati rimpatriati a sorpresa diversi detenuti di origini tunisine del CRP di Gradisca, ritenuti parte della rivolta terminata poche ore prima e almeno uno di loro con la scusa di essere portato in prigione. Altri tre sono stati effettivamente portati in prigione. Nessuno ha più notizie di tutti loro da quella sera, ci dicono che i cellulari delle persone rimpatriate sono ad oggi irraggiungibili e non si ha alcuna notizia di loro.
PESTAGGI E FERITI NEL CPR DI GRADISCA – notte 14/08
Questa sera alcuni detenuti raccontano che ci sono stati degli incendi a seguito del pestaggio di alcuni altri detenuti nella zona rossa. Il fuoco, nel CPR di Gradisca, ci raccontano che c’è ogni sera! Ogni sera, a seguito di una giornata di pesanti soprusi, nel CPR di Gradisca avvengono piccole rivolte. Ma oggi la repressione sembra essere stata più violenta ed i fuochi un po’ più grandi: nel video che alleghiamo si vede un ragazzo che uscendo un po’ dalla cella viene preso di mira da due forze dell’ordine una in seguito all’altra, una volta rientrato in cella ci rimane insanguinato e richiedendo il suo zainetto. Condividiamo anche le foto di un altro detenuto a terra con la bava alla bocca. Per tutelare la sua identità non metteremo i video da cui sono stati estratte queste immagini, ma questa persona sembra avere urgente bisogno d’aiuto. Non sappiamo né come stia ora né dove sia! Chiunque possa faccia qualcosa!
Sappiamo che è possibile che abbiano ritirato i cellulari ad alcuni detenuti. Alle 2 la situazione sembrava essere più calma ma fino a dopo la mezzanotte non sembrava essere finita. Stavano venendo tagliate delle inferriate con una flex e pompieri e f.d.o. sono entrate in alcune stanze. I media locali, per l’ennesima volta, hanno prontamente diffuso una narrazione della vicenda parziale che, in questo caso, vedeva come vittima un carabiniere e come carnefici i detenuti.
Senza il coraggio dei detenuti che, rischiando la loro incolumità, diffondono le notizie con l’esterno, non sapremmo mai le atrocità quotidiane del lager, e la storia dei CPR la scriverebbero solo le loro guardie.
I CPR sono luoghi di morte e oppressione anche quando non ci muore nessuno, ma a Gradisca sono già morte due persone. Oggi è passato un mese dalla morte di Orgest Turia. La violenza nei CPR è costante, ad un trattenimento ingiusto e al terrore di essere deportati, si aggiungono costanti soprusi (secondo quanto ci raccontano nel CPR di Gradisca il cibo viene passato sotto le sbarre, le persone sono costrette tutto il giorno in gabbie, non vengono forniti cambi vestiti o lenzuola, l’attenzione medica è scadente e difficilmente accessibile, il cibo causa problemi intestinali e molto altro).
Negli ultimi giorni sembra siano state trasportate nel CPR, direttamente da Lampedusa, diverse persone appena arrivate.
I CPR sono dei lager letali. Che i muri dei cpr possano cadere e tutti i detenuti siano liberati!
AGGIORNAMENTO 15/08 MATTINA: Verso le 4 di notte sembra siano entrati in CPR ad arrestare almeno un detenuto tra i testimoni dei pestaggi avvenuti ieri notte in un’area dell’ala rossa. La situazione ci sembra strana: La maggior parte dei detenuti sostiene che la rivolta di ieri fosse come quelle che accadono molto spesso.
(Attenzione : video ed immagini con contenuti forti)
Trasferimento ora
In questo momento stanno venendo trasferite 15 persone dal CPR di Gradisca, tra cui c’è H., il ragazzo testimone degli orrori di Piacenza.
Si tratta di 13 persone dal Marocco e 2 dall’Algeria, alle quali stanno dicendo che le stanno portando al CPR di Ponte Galeria (Roma), cosa che loro non sanno se sia vera o meno. Alcuni dicono che se arriveranno nel CPR di Ponte Galeria gli verranno poi tolti i telefoni.