Da Dinamo press
Ieri violenta repressione contro il Movimento di Liberazione della Madre Terra nelle terre indigene del popolo Nasa nel Cauca. La polizia e l’esercito sono entrati nei territori liberati assieme alle guardie private dell’impresa Asocaña ed hanno assassinato a colpi di armi da fuoco Jhoel Rivera, comunero del movimento indigeno e Abelardo Lis, giornalista indipendente di Radio Payumat Nación Nasa, colpito mentre faceva le riprese per denunciare la repressione in corso, causando diversi altri feriti.
I territori indigeni del Resguardo Páez de Corinto sono stati recuperati nel 2014 dalle comunità Nasa, in lotta per recuperare le terre ancestrali usurpate da imprese multinazionali e colombiane legate alle monoculture della canna da zucchero. Ieri, scortati dall’esercito, i trattori delle imprese hanno distrutto le coltivazioni delle comunità indigene mentre i militari sparavano sulle comunità in resistenza. L’Organizzazione Nazionale degli Indigeni della Colombia ha denunciato le gravi responsabilità politiche del governo Duque e la sistematica violazione dei diritti umani e dell’accesso alle terre riconosciute dalla Costituzione come terre ancestrali. Recuperare il proprio territorio, in un paese tra i più diseguali al mondo per l’accesso alla terra e devastato dalla violenza, è una delle principali rivendicazioni dei tanti popoli indigeni in Colombia e in tutta l’America Latina. La violenza continua a colpire nel paese, dove secondo il Centro Studi per la Pace Indepaz dalla firma degli accordi di pace nel 2016 fino al 15 luglio del 2020, sono 971 i leader sociali assassinati in Colombia, mentre sono 218 gli ex guerriglieri assassinati dopo aver lasciato le armi. Per quanto riguarda il primo semestre di quest’anno, sono ben 166 leader sociali e 36 ex combattenti a essere stati uccisi, con un incremento pesante durante il periodo di isolamento obbligatorio e di quarantena ancora in vigore nel paese.