sulla manifestazione di milano contro la repressione – un commento

Abbiamo partecipato alla manifestazione per Vincenzo Vecchi a Milano come sempre solidali con i compagni colpiti dalla repressione

Una buona presenza di diverse centinaia di compagni in maggioranza area anticarcerario-41 bis (nord-nazionale) che hanno diretto la manifestazione con il loro stile comunicativo ma al solito autoreferenziale e settario, con vari spikeraggi lungo il corteo centrati sul loro punto di vista sulle tematiche e con il loro approccio – distante dai proletari in lotta realmente

Altre presenze minoritarie al corteo ma visibili con striscione dell’area milanese con transiti, anarchici e panetteria Questi ultimi sono stati gli unici interventi programmati durante il corteo, leggendo articoli attraverso il “comitato palestina” e la “rete più salute per tutti”, che fanno riferimento a panetteria presenti manifesti: no al 41 bis-carcere e tortura,

. Non sono mancati volantini sulle posizioni reazionarie e confuse e ultra datate – No green pass

Presenza massiccia della polizia e carabinieri in assetto antisommossa (visibili avanti e dietro almeno 6 + 6 camionette) e anche ai lati del corteo stile Germania che fiancheggiavano sui marciapiedi entrando per quasi metà del corteo, oltre alla digos assai numerosa che ha provocato sin da subito alla partenza e poi varie volte durante il corteo fino anche al carcere continue provocazioni prontamente respinte fisicamente nonostante anche il sopraggiungere delle squadre celeri…

La nostra partecipazione è stata quella di portare la bandiera di proletari comunisti (unica bandiera oltre a 2 della palestina e di transiti con 1 autonomia contro potere e 1 lotta casa),e 50 di volantini per Vincenzo Vecchi guardando in particolare a compagni studenti proletari che avevano bisogno di un altro riferimento in un corteo giusto contro la repression oltre che intervenire direttamente nei momenti di tensione ai lati del corteo giovani, immigrati e mamme con bambini che assistevano incuriosite al passaggio del corteo.

Infatti dopo aver spiegato la questione e il legame Genova repressione governo dal nostro punto di vista hanno preso con interesse il volantino, e alcuni immigrati hanno poi seguito lo stesso…

segno che la comunicazione degli organizzatori non era molto popolare e proletaria…

Comunque è necessario imparare anche da manifestazioni come questa che serve una presenza determinata in piazza e una efficace propaganda durante i cortei che possono avere una potenzialità politica molto forte e che diretta da una linea proletaria e comunista avrebbe avuto come obbiettivo quanto meno l’assedio della prefettura e al centro lo stato borghese ma anche il governo e non appiattita e ridotta come fanno gli anarchici all’unico obbiettivo del carcere come simbolo dell’autorità….

Un compagno di proletari comunisti presente alla manifestazione