Nuovi scontri in Cile per la liberazione dei prigionieri politici

Una nuova giornata di proteste si è svolta ieri venerdì a Santiago, nella zona di Plaza Baquedano, dove il traffico è stato deviato e le stazioni della metropolitana sono state chiuse. Tra gli incidenti, l’attacco, da parte di un gruppo di manifestanti incappucciati, a un’impresa, Antigua Fuente, il cui proprietario aveva usato una pistola ad aria compressa per sparare pallini in una precedente manifestazione. I manifestanti hanno anche eretto barricate e si sono scontrati con la polizia.

Dallo scoppio della protesta sociale nell’ottobre 2019, le manifestazioni per la liberazione dei prigionieri politici non si sono fermate. Anche il 28 gennaio a Santiago si sono verificati scontri nei pressi di Piazza Italia, dove i manifestanti si erano radunati chiedendo la liberazione dei “prigionieri della rivolta” e ricordando Jorge Mora, alias “Neco”, investito da un camion dei Carabinieri. In quella occasione 2 autobus sono stati dati alle fiamme, dopo che manifestanti incappucciati hanno costretto i passeggeri e i conducenti dei due mezzi a scendere, e due persone sono state arrestate.