carcere e repressione – costruiamo l’alternativa unitaria e di massa, composta, supportata e legata alle lotte proletarie
il 9 novembre scorso abbiamo postato un comunicato, che riportiamo in coda – che evidentemente traccia un piano di lavoro in parte in contiunuità con quello che stiamo facendo in parte in differenza – quello che è in continuità è visibile nel proseguio del blog – quello che è differente ancora non è cominciato.. ma è ora
dobbiamo fare una discussione su questo blog per tutto quello che deve essere pubblico e trasparente – una discussione che tocca anche chi cura questo blog con continuità e dedizione e con chi aveva un incarico di contribuirvi e non lo ha ancora fatto…ma sopratutto una discussione esterna a noi con compagni che in qualche misura avevamo invitato a discuterne nella assemblea appendice del convegno di Milano, che causa covid siamo stati costretti a sospendere
nella prossima settimana pubblicheremo uno scritto pervenuto da alcuni compagni per il convegno di milano
nel mese riprenderemo Engels e Lenin per la critica verso gli anarchici sulla questione dello Stato che è a fondamento non tanto della necessaria e indispensabile solidarietà quando vengono colpiti dalla repressione che facciamo sempre nei limiti delle nostre forze, quando della visione stessa della lotta contro la repressione e carcere
riprenderemo come era nella agenda del convegno una documentazione e riflessione sulla storia del soccorso rosso in italia – con riferimento agli anni 70 e degli organismi che hanno svolto un ruolo importante nel ciclo precedente di esso – riprendendo dalla rivista che ha pubblicato gli atti di quel convegno ‘la nuova bandiera’ – una pagina simbolo di quella storia la strage di stato e la repressione che ne è seguita
intanto ripartiremo dalle giornate di lotta indette dal patto di azione anticapitalista l’11 e il 12 dicembre per portare come abbiamo detto dentro la dinamica delle lotte proletarie e la questione della repressione di Stato, chiamando i compagni proletari a occuparsene e nello stesso tempo posizionando Soccorso Rosso Proletario fuori dal circuito chiuso e autoreferenziale in cui è spesso confinato, ma ben visibile e presente progressivamente nelle lotte proletarie e popolari
intanto riprenderemo la dimensione internazionale di questa lotta che conduciamo insieme a compagni e masse di tutto il mondo per provare a fare campagne in italia sempre difficili per ragioni politiche ideologiche e di classe che bisogna anche spiegare per bene
soccorso rosso proletario
causa covid non siamo riusciti a tenere la seconda riunione preparatoria dell’assemblea nazionale che stiamo proponendo da alcuni mesi – i compagni delle diverse città sono stati bloccati dal DPCM che ne impediva i viaggi in Lombardia – una situazione che non sappiamo se potrà essere superata a breve – quindi non fisseremo altre date e nè intendiamo farla telematica
cambieremo quindi prassi nello sviluppo della proposta
da un lato dovremo fare una parte della discussione con materiale scritto
dall’altra cercheremo di costruire città per città le rete necessaria del gruppo promotore dell’assemblea nazionale – puntando come abbiamo sempre detto sui proletari e non sulla piccola borghesia che si occupa di carcere e repressione in termini enfatici – producendo denuncia e qualche iniziativa … ma non esce dal terreno della lotta democratica, quando il nesso fondamentale – affermato negli anni 70 – è quello tra lotta alla repressione e rivoluzione, per il tramite per così dire del radicamento nelle file del proletariato
noi siamo stanchi anche al nostro interno di compagni e compagni incapaci di parlare se non a sè stessi – leoni indignati sul blog e pecorelle smarrite sui posti di lavoro e nelle lotte proletarie
così come siamo stanchi degli ‘specialisti in carcere e repressione’ e praticanti della ‘logica di parenti e amici’ ‘ anarchici incendiari’ ma autoreferenziali
siamo solidali, ma non consideriamo questi compagni e questa area capace di contribuire al movimento reale che abolisce lo stato di cose esistente
quindi con pazienza bisogna costruire un’altra rete città per città, luogo di lavoro e territorio, organismo sociale e area che trasformi il movimento esistente di lotta in un altro movimento
bisognerà anche su questo terremo condurre una lotta teorica basata su marx-lenin -mao per liberarsi delle cianfrusaglie che fanno da base alla prassi corrente del movimento anche su questo terreno
per questo prima di arrivarci a questa assemblea nazionale bisognerà sporcarsi le mani un po di più e mangiare un po’ di pane duro …se salteremo qualche scadenza non sarà la fine del mondo..
soccorso rosso proletario
9-11-2020