Queste le info definitive del corteo dell’11 dicembre:
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I giorni seguenti le ruspe tornavano al campetto, sotto il controllo della vigilanza privata che presidia lo spazio h24, per finire di distruggere quello che non avevano devastato durante lo sgombero.
Amministrazione e Asp 2 in tal modo compivano la loro missione di distruggere la principale voce critica e di lotta in città. Voce che negli anni ha lottato fianco a fianco con operai, marinai, donne, sfrattati, contro le devastazioni ambientali, al fianco degli ultimi. Che ha lottato contro i soprusi e le ingiustizie sia a livello locale che oltre. Che ha espresso solidarietà, sia umana che pratica con raccolte fondi, dai rifugiati ai terremotati, ai compagni inguaiati con la legge. Che ha dato luogo a presentazioni, dibattiti, spettacoli, proiezioni, concerti, corsi, tutti gratuiti per una cultura libera e dal basso. Che ha coltivato orti sia all’interno dello spazio che aiutando persone anziane. Che ha fatto vivere un luogo per sei anni nella libertà e nell’autogestione, rendendo reali i sogni di una realtà composta da persone libere e uguali, che autogestiscono i rapporti e gli spazi dove vivono.
Il 24 novembre l’amministrazione locale, l’Asp 2 e la Procura di Teramo, hanno attaccato con violenza il Campetto Occupato, decretandone la sua fine.
Uno spazio di lotta e di libertà è sempre un incubo per i Potenti
e questa è stata la conseguenza.
Ma non per questo ci faremo intimidire, convinti nella giustezza e nella passione delle nostre idee, e avvolti e sostenuti da tutta la solidarietà che ci è giunta sin dal primo momento.
Per questo percorreremo le vie della città, nei vari quartieri con cui in questi anni abbiamo condiviso pezzi di strada insieme, per ribadire che NESSUNO SGOMBERO NESSUNA REPRESSIONE FERMERA’ LA NOSTRA LOTTA e CHE LE IDEE NON SI SGOMBERANO.