Archivi giornalieri: 19/06/2020
Libertà per Ismail Yilmaz e tutti i prigionieri in Turchia in gravi condizioni di salute
fascista vuole lasciarlo morire. È in prigione da 16 anni. Contro Yilmaz è applicata la legge contro i nemici dello Stato, che lo ha condannato all’ergastolo aggravato per le sue idee politiche.
Libertà per Georges Abdallah – manifestazione a Parigi sabato 20 giugno
La lotta rivoluzionaria non si processa – Solidarietà con gli arrestati nel ‘processo comunista’ di Monaco
A tutti i media democratici, alla stampa e al pubblico, a tutte le organizzazioni e persone progressiste e rivoluzionarie
Il 15 aprile 2015, lo stato tedesco lanciò un’operazione repressiva attacco contro dieci comunisti rivoluzionari Turchi, arrestati con l’accusa per di essere membri e “capi” del TKP / ML (“Partito Comunista di Turchia / Marxista-Leninista). Arresti effettuati grazie ad “accordi” e collaborazione tra gli stati turco e tedesco. I dieci comunisti sono sotto processo a Monaco dal giugno 2016, accusati ai sensi della sezione 129b (“Appoggio a organizzazione terrorista straniera”).
procura federale ha classificato come “terrorismo” sono completamente legittime. Le azioni del TKP/ML in Turchia sono le uniche prove a carico degli imputati. Durante tutto il procedimento, i testimoni e un esperto nominato dalla corte hanno semplicemente confermati il contenuto politico e il carattere comunista delle attività del TKP/ML. Come era chiaro fin dall’inizio, sono le idee comuniste la militanza rivoluzionare ad essere sotto processo, non crimini.
– Comitato di Solidarietà con gli imputati del “processo TKP/ML” Norimberga
info
sabato 13 giugno, alle 20:00, è stata realizzata una diretta streaming bilingue (tedesco e turco) circa 2 ore e 20 minuti sul processo TKP / ML di Monaco.
Settimana di mobilitazione per la liberazione di Saibaba- Varava Rao e tutti i prigionieri politici in India
P Hemalatha: “Rilasciare subito Varavara Rao!”
Tramite la polizia locale di Chikkadapalli abbiamo scoperto venerdì alle 20.30 che le condizioni di salute di Varavara Rao erano precarie e che è stato trasferito all’ospedale JJ di Mumbai dalla prigione di Taloja. Ci dissero che avevano ricevuto una breve informazione dalla polizia di Pune e non erano a conoscenza di ulteriori dettagli.
IL GIORNO DELL’EROISMO. PERU’, 19 GIUGNO 1986 / 19 GIUGNO 2020
Il 19 giugno del 1986, nelle carceri peruviane del Fronton, Lurigancho e Callao, centinaia di prigionieri politici e di guerra del Partito Comunista del Perù in rivolta contro i piani di trasferimento e concentramento portati avanti dal regime peruviano furono massacrati dalle forze armate peruviane.
Truppe d’assalto di tutte e tre le armi con armamento e mezzi da guerra assaltarono le carceri, bombardarono dall’alto i padiglioni in cui si erano asserragliati i prigionieri in rivolta, falciarono con mitraglia e granate i prigionieri.
In 300 morirono dopo aver rifiutato ogni falsa proposta di accordo, consapevoli del costo che il nemico gli avrebbe fatto pagare per la loro fermezza. Scelsero di dare la vita per il loro popolo, il partito e la rivoluzione, resistendo e combattendo fino all’ultimo, come poterono, con le armi rudimentali che erno riusciti a costruirsi in cella.
Da allora il Partito Comunista del Perù ha chiamato il 19 giugno “Giorno dell’eroismo” e, a livello internazionale, si è andata affermando la tradizione di rivivere in questa giornata la memoria di quella battaglia e sacrificio eroici in unità coi prigionieri che lottano oggi per trasformare le galere dell’imperialismo in “luminose trincee di combattimento”.
E, cioè, non solo trincee di resistenza contro la toruta, l’isolamento e annientamento dei rivoluzionari ad opera degli aguzzini al servizio degli imperialisti, ma avamposti di lotta contro gli stati dell’imperialismo per la rivoluzione proletaria, parte della lotta di classe, fusa e non separata da esse.
Il “Giorno dell’ Eroismo” non è la denuncia di uno dei più efferati crimini contro i rivoluzionari prigionieri da rinnovare nella solidarietà con chi ancor oggi vive la prigionia politica, ma la memoria di una vittoria morale, politica e militare che i comunisti in Perù conquistarono sul campo, incarnando il principio per cui, quale che sia il costo da pagare, i comunisti non smettono di combattare e di colpire come possono il nemico.
Anche nelle carceri dei paesi imperialisti la borghesia coltiva lo stesso spirito e illusione di “soluzione finale” contro i prigionieri rivoluzionari che muove la mano genocida dei regimi servi dell’imperialismo nei paesi oppressi. L’inasprimento delle condizioni di detenzione dei prigionieri politici con l’applicazione del 41 bis in Italia, la dispersione dei prigionieri, l’allontanamento dalle loro famiglie sono parte delle tecniche di annientamento psicofisico, teso a piegare e cancellare l’identità rivoluzionaria dei detenuti.
Il 19 giugno è sempre stata anche una giornata di lotta contro la repressione politica e sociale. Le carceri dell’imperialismo annientano e uccidono tutti i giorni proletari e immigrati che riempiono penitenziari e CIE, dove sono realtà quotidiana condizioni di detenzione subumane, sovraffollamento inverosimile, abusi, suicidi.
Infine, le migliaia di procedimenti giudiziari, montature, arresti, multe e condanne che colpiscono i protagonisti di lotte sociali e oppositori politici rendono la repressione e la prigionia politica un fenomeno dalle dimensioni di massa.
Viva il 19 giugno, Giorno dell’ Eroismo!
Viva la lotta internazionale dei prigionieri politici e di guerra!
Libertà per tutti i compagni arrestati!