Carcere assassino: negli ultimi dodici mesi 132 detenuti sono morti, e un terzo dei detenuti vive in condizioni disumane.

In metà delle celle mancano l’acqua calda e la doccia, ma soprattutto lo spazio Un terzo dei detenuti nelle carceri italiane ha trascorso il 2021 in condizioni disumane. È quanto emerge dagli ultimi dati pubblicati dall’osservatorio dell’associazione Antigone, che confermano quelli del report presentato a luglio.

I dati sono stati raccolti tra l’8 febbraio e il 28 dicembre 2021, periodo nel quale gli attivisti di Antigone hanno visitato 99 carceri italiane. In un terzo di esse, come in quella di Regina Coeli a Roma, c’erano celle in cui i detenuti avevano meno di tre metri quadrati a testa di spazio calpestabile, sotto il limite per il quale la detenzione viene considerata disumana e degradante. Nel 40 per cento degli istituti monitorati, i detenuti vivevano senza acqua calda, mentre il 54 per cento delle celle era privo di doccia, che invece dovrebbe essere obbligatoria.

In 15 carceri infine non c’era il riscaldamento, e in 5 il wc non era in un ambiente separato rispetto al luogo dove i detenuti dormono e vivono. La pandemia carceraria La situazione è resa insostenibile anche dal sovraffollamento dei penitenziari. Quasi tutte le carceri monitorate sono infatti più affollate di quanto dovrebbero. Nel carcere di Bari, tra gli ultimi a essere visitati, c’erano 441 detenuti, a fronte di una capienza regolamentare di 288. Continua a leggere

Sanguinosa repressione in Kazakistan, più di 40 morti e oltre 4400 arresti. Solidarietà con la rivolta popolare! Terrorista è chi affama e opprime! Basta repressione! NO all’intervento imperialista Russo!

Noi, gente comune, non siamo terroristi!

Protesta davanti al parlamento Kirghiso contro il dispiegamento della CSTO in Kazakistan

Più di 40 morti e oltre 4400 arresti, è il bilancio della rivolta popolare in Kazakistan reso noto dall’emittente di Stato Khabar 24 citando dati ufficiali. Tra le vittime sarebbe rimasta uccisa una ragazza di 15 anni. E il numero delle vittime e degli arresti continua a salire dopo la dichiarazione dello stato di emergenza e l’ordine di aprire il fuoco sui manifestanti, per uccidere quelli che vengono definiti “terroristi” e “militanti” manovrati da “agenti stranieri”.

Terroristi sono gli affamapopolo che hanno ridotto alla fame le masse kazake! SRP condivide e fa suoi l’analisi e il comunicato di denuncia e solidarietà espressi da proletari comunisti, che riportiamo in parte di seguito, ma che invitiamo a leggere integralmente nel nuovo blog:

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