Archivi giornalieri: 23/05/2020
Taranto – Grave aggressione ai danni del rappresentante dello Slai Cobas s. c. al Cimitero S. Brunone. Solidarietà a Francesco! SRP
Di seguito il Comunicato stampa dello Slai Cobas s. c. e vari messaggi di solidarietà proletaria
Comunicato stampa
Taranto – Il rappresentante RSA dello Slai Cobas sc, Francesco Masella, è stato vigliaccamente aggredito sul posto di lavoro nella mattinata del 16 maggio 2020 al Cimitero S. Brunone e ha dovuto ricorrere con la faccia piena di sangue alle cure dell’ospedale SS. Annunziata.
Martedì ha subito una operazione al naso e gli stata per ora data una prognosi di 35 giorni.
Quello che è inaccettabile è che sul posto di lavoro possa avvenire un così grave fatto di intimidazione verso il rappresentante slai cobas e verso tutti i lavoratori iscritti allo Slai cobas sc, in materia di tutela dei diritti, salari e condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori e che questo avvenga dopo la giusta e necessaria presa di posizione del sindacato in materia di lavoro per bonifiche.
I lavoratori risponderanno con la lotta e ogni altra iniziativa necessaria all’aggressione per ripristinare l’agibilità sindacale sul posto di lavoro e la trasparenza e legalità nella gestione dell’appalto e delle bonifiche azienda, comune stazione appaltante, commissario delle bonifiche, prefettura e istituzioni hanno il dovere di intervenire
Slai Cobas per il sindacato di classe
slaicobasta@gmail.com
347-1102638
20 maggio 2020
slaicobasta@gmail.com
347-1102638
20 maggio 2020
***
La mia più grande solidarietà a Francesco, quel che è accaduto è inaccettabile e ci rende sempre più chiaro il clima aggressivo in cui siamo immersi e che può solo determinare una risposta di lotta.
Antonella si cobas poste Milano
Solidarietà a Francesco delegato Slai Cobas sc Taranto, vittima del sistema marcio e criminale dei padroni, aggredito per avere difeso i diritti dei lavoratori.
Grazia precaria Palermo Slai
Solidali al delegato francesco, alcune vertenze sono davvero delicate
mai mollare… Tony in lotta a Palermo Slai Cobas sc
Lo so sono solo parole, il mio messaggio è rivolto a Francesco
non ti arrendere mai, non ti scoraggiare sappiamo che sei uno forte,
ringrazio che almeno oggi ci sono persone come te, non sei solo
tutto il cobas è con te
Agostino da Palermo
Molta solidarietà a Francesco augurandogli una
pronta guarigione, coraggio forza andare avanti
Enza precaria Palermo
Forza Francesco non mollare tieni duro prima o poi
verrà un giudizio proletario e non la vinceranno loro
un abbraccio Antonella assistente dei ragazzi disabili
di Palermo Slai
Solidale con il delegato Francesco di Taranti vittima di un’aggressione vile…
un atto intimidatorio gravissimo da parte di gente indegna e criminale anche della malavita che non può e non deve spegnere lo spirito di lottare per il proprio lavoro e diritti…
Che Francesco e i lavoratori dello Slai sappiano che non sono soli!
Forza!
Giorgia delegata Slai Cobas sc palermo
SOLIDARIETÀ A FRANCESCO DA USILeggiamo il messaggio e il fatto è grave.
Comunicate a Francesco Masella la nostra vicinanza (politica e morale) e solidarietà da Usi Unione Sindacale Italiana, per l’aggressione subita come rappresaglia per aver segnalato e fatto intervento sulle corrette condizioni di lavoro e di piena tutela della sicurezza.
Di fronte a fatti come questi, non vogliamo e non possiamo…prendere le distanze…nemmeno quelle di distanziamento sanitario di 1 metro, che pure rispettiamo sul lavoro e nella vita sociale quotidiana, a proposito di sicurezza e tutela della salute.
Chiediamo ai compagni e compagne dello Slai Cobas per il sindacato di classe, di comunicare a Francesco anche la nostra solidarietà e se siamo autorizzati a pubblicizzare anche noi il comunicato che è inserito sotto, nelle mailing lists e contatti che abbiamo, anche come efficacia deterrente e di informazione su questo grave episodio, che non deve diventare la condotta abituale contro operai e lavoratori e lavoratrici, sindacalizzati e non, quando intervengono per lavorare meglio, in sicurezza e in condizioni dignitose.
Comunicate a Francesco Masella la nostra vicinanza (politica e morale) e solidarietà da Usi Unione Sindacale Italiana, per l’aggressione subita come rappresaglia per aver segnalato e fatto intervento sulle corrette condizioni di lavoro e di piena tutela della sicurezza.
Di fronte a fatti come questi, non vogliamo e non possiamo…prendere le distanze…nemmeno quelle di distanziamento sanitario di 1 metro, che pure rispettiamo sul lavoro e nella vita sociale quotidiana, a proposito di sicurezza e tutela della salute.
Chiediamo ai compagni e compagne dello Slai Cobas per il sindacato di classe, di comunicare a Francesco anche la nostra solidarietà e se siamo autorizzati a pubblicizzare anche noi il comunicato che è inserito sotto, nelle mailing lists e contatti che abbiamo, anche come efficacia deterrente e di informazione su questo grave episodio, che non deve diventare la condotta abituale contro operai e lavoratori e lavoratrici, sindacalizzati e non, quando intervengono per lavorare meglio, in sicurezza e in condizioni dignitose.
Un saluto – trasmette per Usi fondata nel 1912 Roberto Martelli
Solidarietà a Francesco da L’Aquila
Il comunicato dalla stampa sulla vicenda in corso sulla bonifica del cimitero
Nella bonifica del cimitero San Brunone, i lavoratori dello Slai Cobas della DR Multiservice ripropongono “l’urgenza di conoscere dall’azienda il monte ore di lavoro previsto per i lavoratori DR già operanti, il numero dei lavoratori impegnati, le condizioni di sicurezza necessarie per lo svolgimento di questa attività, ribadendo, come è stato già espresso in altre occasioni da questo sindacato, che questo è un lavoro aggiuntivo, fatto con risorse aggiuntive utilizzabili in forme trasparenti e tracciabili, e che quindi deve avvenire fuori dal normale orario di lavoro. con accordo con i rappresentanti sindacali dei lavoratori cimiteriali”.
“Nel passato – evidenziano dallo Slai Cobas per il sindacato di classe – la mancata osservanza di questi criteri ha portato a situazioni penalizzanti per i lavoratori e non corrispondenti allo svolgimento corretto di queste lavorazioni. Riteniamo che questa volta le cose vadano fatte nella massima regola e massima trasparenza, al servizio dello svolgimento dei lavori nei tempi richiesti dalla direzione dei lavori e con l’osservanza di tutte le norme a tutela dei lavoratori”.