Archivi giornalieri: 21/05/2020
Contro il regime fascista turco solidarietà a Grup Yorum – In Turchia Bella Ciao risuona dai minareti delle moschee e in Grecia mobilitazioni e video di solidarietà. Che si esprima la massima solidarietà internazionale!
Dalla Grecia iniziative di solidarietà
Se il reato è l'”opposizione politica”, ben venga ogni opposizione, anche una biciclettata. Venerdì 22 maggio a Bologna alle ore 17 in piazza dell’Unità e poi alle 18 presidio al carcere della Dozza
Prosegue il testo: “Bizzarro che a distanza di due anni si tiri fuori questa inchiesta, come un coniglio dal cappello, proprio nel momento in cui si allarga la solidarietà ai detenuti. Il messaggio è chiarissimo: su ciò che succede nelle carceri vige l’obbligo del silenzio, sulle violenze subite dai detenuti, sui trasferimenti punitivi, sull’assistenza e prevenzione sanitaria inesistenti, sull’estendersi dell’epidemia e i morti di Covid dietro le sbarre. Un altro elemento che emerge con chiarezza dal comunicato della Procura è l’invenzione di un nuovo reato: quello di opposizione politica. Viene contestata agli indagati la loro attività contro i centri per la deportazione forzata dei migranti e l’adesione alle campagne anticarcerarie, considerando come fatti eversivi l’organizzazione di manifestazioni non preavvisate, le scritte sui muri, la realizzazione e diffusione di opuscoli, articoli e volantini. Pratiche consuete e diffuse di tutti movimenti di lotta, da chi difende i territori dalle devastazioni ambientali, a chi si muove per affermare il diritto alla casa, al reddito, agli spazi sociali, alla dignità del lavoro. Quanta ipocrisia nelle istituzioni che si esprimono contro il regime militare egiziano che incarcera lo studente Patrick Zaki per reati di opinione, e restano in silenzio in patria davanti a degli arresti di cui la stessa Procura dichiara la natura preventiva, al fine di impedire che, come annunciato recentemente anche dal ministro Lamorgese, ogni atto di resistenza possa rapidamente diventare un ‘focolaio di tensione’. Un’ammissione che pesa come un macigno sull’agibilità democratica di questo paese e che vuole lanciare un avvertimento minaccioso: ognuno di voi, tanto più se collettivamente organizzato, è pericoloso, perché un paese ridotto in miseria è una gigantesca polveriera e la finzione dello ‘Stato di diritto’ finisce qui. Quanto disgusto, inoltre, per una stampa prona al potere che diffonde comunicati della Procura senza nessun spirito critico”.