GN Saibana è uno dei più importanti prigionieri politici in India e tra le figure principali della per l’unità dei movimenti rivoluzionari e antimperialisti in India
Dichiarazione del “Comitato per la Difesae la Liberazione del Dr. GN Saibaba”
Liberare il Dr. G. N. Saibaba dalla Prigione Centrale di Nagpur, la sua vità è minacciata più che mai dalla pandemia COVID-19
Negli ultimi sei anni la salute del Dr. G. N. Saibaba, detenuto nella prigione centrale di Nagpur, è peggiorata in misuara allarmante. Il Prof. Saibaba è doecnte inglese presso l’Università di Delhi e attivista dei diritti umani.
A causa della paralisi da poliomelite degli arti inferiori, è disabile al novanta per cento e costretto su sedia a rotelle. Dopo la carcerazione, ha sviluppato ulteriori gravi patologie che hanno provocato danni irreparabili alla sua salute. Il 9 maggio 2014 è stato prelevato dalla sua casa di Delhi dalla polizia del Maharashtra e accusato di diverse imputazioni ai sensi della legislazione per la prevenzione delle attività illegali (UAPA). Nessuno dei materiali elettronici che si presume essere stati sequestrati nell’abitazione di G.N. Saibaba è mai stato prodotto in tribunale né verificati da qualsiasi perito né esperiti in dibttiento. Questi documenti elettronici sono stati direttamente assunti ai sensi dell’articolo 313, e non prodotti nel dibattimento probatorio. Il giudice ha respinto tutte le sentenze della Corte suprema in merito, contrarie all’esclusione di questi documenti dal dibattimenti probatorio ex art. 313. Questi documenti non hanno mai fatto parte del processo.
Il 7 marzo 2017 le sezioni riunite del Tribunali di Gadchiroli ha condannato alll’ergastolo il Dr. GN Saibaba insieme ad altri cinque. Dopo il suo arresto, tranne un breve periodo nel 2016, è stato tenuto nella cella solitaria, una cella “anda” della prigione centrale di Nagpur. Dato il sofraffolamento e le carenze di strutture mediche anche di base delle prigioni indiane e col dilagare della pandemia COVID-19 in tutto il paese, che colpisce in particolare gli anziani e quelli con gravi patologie preesistenti, il futuro del Dr. G. N. Saibaba appare estremamente desolante.
Per tutta la sua vita politica, il Dr. G. N. Saibaba è stato una voce a difesa dei diritti di Adivasi, Dalit, Musulmani e altre comunità oppresse. Ha parlato contro l’attacco portato dallo Stato ai popoli dell’India centrale nota come “Operazione Green Hunt”. Stava dalla parte dei suoi studenti e ha sostenuto i principi democratici e la giustizia sociale dentro l’Università. Non ha mai nascosto le sue opinioni e le ha praticate lavorando instancabilmente per sostenere lo spirito della democrazia. Nonostante gli ospedali e la stessa direzione del carcere di Nagpur e abbiano ammesso di non disporre delle strutture necessarie a prendersi cura di una persona con disabilità e disturbi così gravi, il Dr. G. N. Saibaba resta in carcere, senza terapie e gli è engata la libertà su cauzione. Ma mantiene il suo spirito di lotta, anche se la mancanza di strutture mediche lo disumanizzano e negano il diritto fondamentale a una vita dignitosa.
Il Dr. G. N. Saibaba soffre di forti dolori causati dalla degenerazione dei muscoli delle mani. È afflitto da pancreatite, ipertensione, cardiomiopatia, mal di schiena cronico, immobilità e insonnia. Il clima di Nagpur, accentuato dalla situazione delle celle anda, singole e senza finestre, hanno ulteriormente minato la funzionalità del cuore. Di conseguenza, i disturbi peggiorano e, in assenza di qualsiasi sollievo dal dolore e trascurati in di strutture mediche inadeguate, debilitano ulteriormente la sua già fragile salute. Nonostante gli interventi
della Commissione nazionale per i diritti umani e dalle organizzazioni internazionali per i diritti umani, i tribunali hanno ripetutamente negato il rilascio su cauzione.
La Corte Suprema dell’India ha riconosciuto il diritto alla vita dei prigionieri e disposto che “il trattamento di un essere umano che offenda la sua dignità umana, gli imponga torture evitabili e riduce l’uomo al il livello di una bestia è senza meno arbitrario e può essere messo in discussione ai sensi dell’articolo 14″. L’India è anche firmataria del Patto Internazionale sui diritti civili e politici (ICCPR), che riconosce la dignità degli esseri umani e l’ideale che gli esseri umani liberi godano della libertà civili e politiche. Inoltre, il 1° ottobre 2007 l’India ha ratificato la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (CRPD). L’India ha anche adottato la risoluzione delle Nazioni Unite 70/175 sulle norme minime standard per il trattamento dei detenuti (anche noto come Nelson Mandela Rules). Questi trattati, convenzioni e le risoluzioni garantiscono la vita e la dignità a tutte le persone, i prigionieri e le persone con disabilità e dispongono i parametri essenziali necessari per la loro attuazione. Il National Crime Records Bureau sostiene che le prigioni di tutto il paese sono riempite al 117% della loro capacità. In Maharashtra la media supera il 149%, l’impatto della diffusione del COVID-19 in un tali spazi è una probabile condanna a morte per il Dr. Saibaba.
Il Comitato per la difesa e la liberazione del Dr. GN Saibaba teme per la sua vita e fa appello al governo dell’India e al governo del Maharashtra per l’immediata liberazione del Dr. G. N. Saibaba, alla luce dell’immediata minaccia alla sua vita per il COVID-19. Il Comitato chiama tutte le organizzazioni e i democratici a fare appello alla liberazione di tutti i prigionieri politici.
Firmatari
Prof G. Haragopal
Prof Jagmohan Singh
Prof Manoranjan Mohanty
Prof Amit Bhaduri
Arundhati Roy
Nandita Narain
Karen Gabriel
Sumit Chakravorty
Ashok Bhowmick
Sanjay Kak
PK Vijayan
Vikas Gupta
Biswajit Mohanty
Rakesh Ranjan
Hany Babu
Srikrishna Deva Rao
Seema Azad
AK Ramakrishna
N Raghuram
Anirban Kar
Subrat Kumar Sahu