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Manifestavano contro l’alternanza scuola-lavoro che uccide adolescenti per conto dei padroni: studenti pestati dalla polizia a Roma
Contro la scuola del capitale, contro questo stato borghese e la sua polizia al servizio della classe dei padroni, solidarietà agli studenti caricati dalla polizia!
Scontri tra studenti e polizia al Pantheon. Manifestavano per il ragazzo morto sul lavoro a Udine
I ragazzi della Lupa protestavano per Lorenzo Parelli, il ragazzo schiacciato da una trave a Udine durante l’alternanza scuola lavoro. La dimostrazione, un presidio fisso, era partita alle 17,30 in modo pacifico tra fumogeni e cori. Ma, quando i ragazzi hanno provato a muoversi in corteo puntando Trastevere e il ministero dell’Istruzione, sono partiti gli scontri con gli agenti della questura. Secondo gli organizzatori della manifestazione, in quattro avrebbero “il volto coperto dal sangue”.
Carceri, casi Covid raddoppiati in 10 giorni: è di Torino il record negativo
Carceri, casi Covid raddoppiati in 10 giorni: è di Torino il record negativo
per la liberazione di G.I.Abdallah 27 gennaio parigi ore 14 davanti al tribunale amministrativo
L’examen de cette requête va être effectif jeudi 27 janvier 2022, à 14h00, lors d’une séance publique du tribunal administratif de Paris (7 rue de Jouy, 75004 Paris).
La Campagne Unitaire pour la Libération de Georges Abdallah appelle à se rassembler massivement devant le tribunal et à être présent dans la salle d’audience pour montrer notre détermination à ne rien lâcher jusqu’à la libération de notre camarade et accentuer la pression afin que le ministre de l’Intérieur applique la décision de la justice de son État : “il faut qu’il signe !”
Soyons nombreux à Paris devant le tribunal administratif, 7 rue de Jouy, Paris 4e, le 27 janvier à 14h00 ! Venons de partout, de la région parisienne, de France et des pays limitrophes de la France !
Soyons nombreux, ce jour-là, dans toutes nos villes à organiser des initiatives devant les lieux du pouvoir !
Soyons nombreux, ce jour-là, à organiser des initiatives devant les consulats ou ambassades de France !
Que mille initiatives fleurissent le 27 janvier pour faire entendre l’exigence immédiate de la libération de Georges Abdallah !
C’est ensemble et seulement ensemble, dans la diversité des nos expressions, que nous arracherons notre camarade des geôles de l’impérialisme français.
La victoire ou la victoire !
Ci-joint le visuel, le tract et l’événement facebook créés.
https://www.facebook.com/events/620114892598018/
3 cucchiai di cibo al giorno, un pomodoro marcio e niente elettricità, quella se la devono pagare i detenuti. Le terribili condizioni di vita nel carcere di Antalya (Turchia), in un appello dei prigionieri politici

Rifugiati torturati al confine con l’Iran

Presidio per la liberazione di Ahmad Sa’adat e di tutti i prigionieri palestinesi
Sabato alle ore 15:00 in Via Padova (MI): Presidio per la liberazione di Ahmad Sa’adat e di tutti i prigionieri palestinesi
Settimana di azione per la liberazione di Ahmad Sa’adat e tutti i prigionieri palestinesi. Dal 15 al 22 gennaio 2022 si svilupperà, come negli anni scorsi, la campagna internazionale per la sua liberazione e quella di tutti i prigionieri palestinesi, molti dei quali sottoposti a “detenzione amministrativa”. A tale proposito vanno ricordati alcuni aspetti importanti:
- Nel 2020, Israele ha emesso almeno 1.114 ordini di detenzione amministrativa contro palestinesi, mentre da gennaio a giugno 2021 ne sono stati emessi non meno di 759.
- Attualmente circa 520 dei 5000 prigionieri politici palestinesi sono detenuti senza accusa, né processo in base a questi ordini di detenzione, che possono essere rinnovati a tempo indeterminato. Finiscono con passare anni in prigione per questo sistema introdotto in Palestina dal colonialismo britannico e adottato poi dall’occupazione sionista.
- Il drammatico aumento dei bambini palestinesi detenuti in detenzione amministrativa.
Ahmad Sa’adat il 25 dicembre 2008 è stato condannato a 30 anni di carcere, da un tribunale militare sionista, per il suo ruolo di segretario generale di una delle principali organizzazioni di resistenza palestinese, il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina. Questo dopo che nel marzo 2006, l’esercito israeliano aveva assediato per dodici ore la prigione palestinese di Gerico, con bulldozer e carri armati, per rapire lui e altri cinque prigionieri politici. Dalle prigioni dell’occupazione sionista Sa’adat continua a svolgere, insieme a 5.000 compagni detenuti politici palestinesi, azioni di resistenza con scioperi della fame collettivi, dichiarazioni di solidarietà con lotte in corso, in particolare quelle contro l’imperialismo e il razzismo.
Sostenere il suo rilascio è denunciare chiaramente il ruolo delle potenze imperialiste nella sua prigionia e nella colonizzazione sionista della Palestina, ma è anche combattere la complicità dell’A.N.P. e il suo “coordinamento della sicurezza” nell’oppressione del popolo e nella criminalizzazione della resistenza palestinese.
L’Autorità Nazionale Palestinese, un organismo di rappresentanza nato dopo gli accordi di Oslo, ha dato a Israele il controllo sulla maggior parte dei terreni agricoli e aperti, dove si trovano tutti i loro insediamenti le colonie, mentre le forze dell’ANP governano i principali centri abitati, come Ramallah, Nablus e Al-Khalil.
L’entità sionista persegue la negazione della resistenza palestinese con: omicidi, stragi, bombardamenti, detenzioni, arriva a incarcerare e torturare perfino i bambini, ma anche a praticare demolizioni di abitazioni, appropriazioni di fonti idriche, taglio degli ulivi e sequestro delle barche dei pescatori palestinesi. Tutto ciò per piegare la volontà di un popolo e cercare di costringerlo ad abbandonare la sua terra, per confinarlo in bandustan sempre più ristretti. Quello israeliano è uno degli esempi più feroci di ‘colonialismo di insediamento’ e rappresenta la logica dell’oppressore, cioè lo sradicamento, l’occupazione, il contenimento di forme di dissenso.
Da noi gli esempi più significativi sono rappresentati dall’utilizzo dei sistemi anti-migranti, testati sui pescatori di Gaza; oppure il modello “strade sicure”, con i militari nelle strade, ma anche i CPR. Centri di Permanenza per il Rimpatrio dove vengono richiusi migranti privandoli della libertà senza aver commesso un reato, senza una minima tutela sanitaria tanto meno quella psicologico-psichiatrica e con una detenzione che si protrae nel tempo.
SOSTENIAMO LA LOTTA DEI PRIGIONIERI PALESTINESI, LA LIBERAZIONE DI AHMAD SA’ADAT
LOTTIAMO CONTRO IL COLONIALISMO IN TUTTE LE SUE FORME
SOLIDALI CON LA PALESTINA E LA SUA RESISTENZA