19 giugno 2023 – Presidi a milano e taranto

19 giugno 2023

giorno dell’eroismo in ricordo dei 300 prigionieri politici comunisti massacrati nelle carceri peruviane dopo una resistenza eroica e divenuta giornata internazionale dei prigionieri politici comunisti e rivoluzionari

libertà per george ibrahim abdallah – Francia

libertà per alfredo cospito e tutti i prigionieri politici di parte proletaria nelle carceri italiane

libertà per i prigionieri politici in India e in tutte le carceri 

dell’imperialismo nel mondo

Basta repressione contro i lavoratori in lotta di Mondo 

Convenienza di Campi Bisenzio 

Basta con la repressione contro i disoccupati di Napoli in lotta

Basta repressione contro tutti i movimenti di lotta sui posti di

 lavoro, sul territorio, nelle piazze

basta morti in mare – basta razzismo – solidarietà con i migranti /accoglienza/diritto di asilo/documenti-case-reddito – contratti

presidi in piazza di controinformazione e solidarietà 

a Milano – Taranto

soccorso rosso proletario – srpitalia@gmail.com

proletari comunisti /PCm -Italia  pcro.red@gmail.com

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verso la giornata internazionale di azione del 1 luglio

sostegno alla campagna internazionale 15/16 Giugno – lanciata dai comunisti indiani -PCI(Maoista) – per i dirigenti del PC delle Filippine caduti per mano del regime reazionario filippino sostenuto dall’ imperialismo USA

info: csgpindia@gmail.com

 

Manifestazione No Tav in Francia: 27 attivisti fermati nella regione della Savoia, blocchi al traforo del Frejus

 

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Ventisette persone sottoposte a interdizione amministrativa sono state fermate nella regione francese della Savoia e consegnati alle autorità italiane. Lo ha appreso l’emittente televisiva «Bfmtv». Si tratta di gruppi di attivisti e simpatizzanti No Tav partiti dalla Valle di Susa verso la Francia con l’intenzione di partecipare a una «mobilitazione internazionale e popolare» contro la costruzione della nuova ferrovia Torino-Lione. Altri attivisti sono fermi da alcune ore al valico del Frejus. Le autorità di polizia stanno svolgendo dei controlli. Fonti del movimento affermano che ad alcune decine di attivisti non verrà permesso di entrare in territorio.

Tafferugli fra No Tav e polizia francese

Il raduno si svolge in una località della Val Maurienne, in territorio transalpino. Secondo quanto si è appreso dal movimento No Tav la comitiva è composta da sei pullman e almeno una decina di automobili. Brevi tafferugli sono scoppiati vicino a Saint Rémy-de-Maurienne,  tra forze dell’ordine francesi e manifestanti. La gendarmerie locale ha fatto sapere che sono stati utilizzati da parte della polizia gas lacrimogeni per tenere a distanza gruppi ostili di manifestanti che avevano lanciato oggetti.

Corteo vietatoLa prefettura di Savoia ha vietato la manifestazione (promossa fra l’altro da diversi esponenti politici locali) dopo – era stato spiegato – una segnalazione da parte delle forze di polizia italiane sul probabile arrivo di «elementi radicali». Secondo quanto si apprende, un’ordinanza sottolinea che nell’area del Comune di Saint Martin d’Arc è vietato portare artifici pirotecnici o infiammabili e capi di abbigliamento o dispositivi di protezione personale diretti a ostacolare in tutto in parte le azioni della forza pubblica per il mantenimento dell’ordine.

Un attivista valsusino ha spiegato che «l’unica arma che porto nello zaino è un panino per calmare la fame». Venerdì i manifestanti francesi hanno cominciato a radunarsi in una località chiamata La Chapelle.

Il divieto di organizzare delle manifestazioni, impugnato in tribunale dagli organizzatori, è stato confermato venerdì sera dal tribunale amministrativo di Grenoble.

 

 

 

Protesta No Tav in Francia, bloccata la tratta Modane – Bardonecchia

Proteste e scontri in Francia, bloccata la linea ferroviaria

Giornata di proteste e scontri No Tav in Francia, dove una manifestazione, che non era stata autorizzata, ha causato diversi problemi. Alcuni manifestanti hanno anche occupato i binari della linea ferroviaria Modane-Torino causando la sospensione della circolazione tra Modane e Bardonecchia poco prima delle 18.

Un gruppo di No Tav italiani che intendevano raggiungere la Francia, sono stati bloccati al confine ed hanno improvvisato una contestazione al cantiere di San Didero.

19 giugno a Torino, presenza solidale fuori e dentro il Palazzo di Giustizia in sostegno di Alfredo Cospito e Anna Beniamino

Appello alla presenza solidale

Lunedì 19 giugno, presso la Corte d’assise d’Appello di Torino, si terrà l’udienza per il ricalcolo delle condanne per gli anarchici Anna Beniamino e Alfredo Cospito, nell’ambito del processo “Scripta Manent”.

Per quanto la Corte Costituzionale abbia dato indicazioni sulla possibilità di considerare alcune attenuanti in questo ricalcolo, Anna rischia ancora una sentenza a più di 20 anni e Alfredo l’ergastolo. Fattore non secondario: la giudice che aveva accettato l’eccezione sollevata dalla difesa degli imputati di ricorrere ad una consulta della Corte Costituzionale (rivelando così magari una sua predisposizione a recepire l’indicazione di tale organismo) nel frattempo è andata in pensione e non si può prevedere come il giudice che presiederà l’udienza intenda comportarsi.

Di questo processo abbiamo già detto molto, soprattutto grazie allo sciopero della fame di Alfredo e la mobilitazione che questa sua iniziativa ha reso possibile. Innanzitutto abbiamo cercato di evidenziare come questa operazione di criminalizzazione di alcune idee e pratiche dell’anarchismo possa rivelarsi in prospettiva un pericoloso precedente per la persecuzione delle azioni conflittuali, da qualunque componente sociale o politica queste vengano messe in atto.
Per farla breve: quando si procede per “strage contro l’incolumità dello Stato” per sanzionare azioni che non hanno fatto morti, feriti e neppure danni materiali rilevanti, l’oggettiva dinamica messa in atto dallo Stato è quella di un irrigidimento repressivo che supera non solo il buon senso ma le stesse consuetudini giudiziarie. Uno “stravolgimento” dei termini e delle conseguenze penali che, facile prevedere, a cascata riguarderà anche altre azioni simili o, in proporzione, anche fatti di portata “minore”.
Ma non è questo l’unico motivo per cui riteniamo sia importante una presenza solidale significativa per l’udienza del 19 giugno. Due altre questioni vorremmo sollevare o ricordare per evidenziare l’importanza di questo appuntamento.
La prima è la constatazione che queste condanne non vengono dal nulla ma sono frutto anche del disinteresse che, a parte alcune componenti anarchiche e comuniste, ha accompagnato l’andamento del processo “Scripta Manent”. Considerata da molti, anche in ambito antagonista, come l’ennesima operazione che andava a colpire i soliti, ritenuti marginali, ambiti dell’anarchismo d’azione, la mancanza di un’attenzione diffusa e “trasversale” rispetto alle sorti dei/delle compagn* imputat* ha lasciato la mano libera ai vari inquirenti per “andarci giù pesante”. Non è la prima volta che accade certo, ma altrettanto certamente è una questione su cui riflettere perché in futuro non ci si debba ritrovare, a giochi ormai fatti, a sbalordirsi per la dismisura delle pene comminate. E perché, soprattutto non ci si ritrovi con la consapevolezza che nulla o poco si è fatto per impedire che, a uomini e donne che hanno lottato, le sbarre chiudessero l’orizzonte per decenni se non per tutta la vita.
La seconda questione che, a nostro avviso, motiva con forza la partecipazione a questo momento solidale sta nella coerenza con quanto si è espresso mille volte durante la mobilitazione degli scorsi mesi: non solo non avremmo mai lasciato soli gli/le compagn* che con lo sciopero della fame ci hanno messo il loro (tantissimo), ma l’impegno collettivo a rompere il silenzio che avvolge il 41-bis, l’ergastolo ostativo, la persecuzione dei/delle rivoluzionari*, l’inasprimento repressivo generalizzato sarebbe andato avanti al di là della specifica iniziativa dei/delle compagn* in sciopero.
Ora che si gioca una decisiva partita per il futuro di Alfredo e Anna, non possiamo relegare ai passati mesi di forte mobilitazione la giusta tensione per contrastare la dinamica repressiva che vuole seppellirli in una cella e per continuare la lotta per una società senza oppressione né galera.
Il 19 giugno, dobbiamo esserci, in tant*, fuori e dentro il Palazzo di Giustizia di Torino dalle 8.30!

Per chiudere ci sembra opportuno ricordare che il 19 giugno, ogni anno, ci si mobilita in molte zone del globo per la Giornata Internazionale del Rivoluzionario Prigioniero, data che rinnova la solidarietà a tutt* i/le militanti imprigionat* in memoria del massacro di quasi 300 prigionier* politic* compiuto nel 1986 dall’esercito nelle carceri peruviane.

Assemblea contro il 41-bis e l’ergastolo ostativo – Torino

No Tav, la Francia vieta manifestazione contro la Torino-Lione

La prefettura francese ha vietato una grande manifestazione, prevista per questo fine settimana, contro la costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità Lione-Torino, a causa di “rischi di straripamento”.
“Ci sono timori per l’incolumità della polizia e dei vigili del fuoco”, ha detto il prefetto della Savoia Francois Ravier durante una conferenza stampa, precisando che nella valle, al confine con l’Italia sarebbero stati schierati “2.000 tra gendarmi e poliziotti”.
La organizzazioni denunciano gli impatti ecologici, in particolare sull’acqua, di questo “titanico progetto ferroviario, che prevede la perforazione di 260 km di gallerie attraverso i massicci alpini”. Secondo loro, il lavoro “distruggera’ la montagna per gli interessi economici di pochi, a scapito dei vivi”.

Campi Bisenzio: Nuovo sgombero violento dei lavoratori di Mondo Convenienza

campi bisenzio presidio mondo convenienzaDa Osservatorio Repressione

Il presidio dei lavoratori in appalto di Mondo Convenienza a Campo Bisenzio è stato di nuovo sgomberato con violenza dalla polizia che si è accanita contro facchini, montatori e autisti che esercitavano pacificamente il loro diritto costituzionale allo sciopero

Prosegue da  due settimane la lotta dei lavoratori impiegati nei magazzini di “Mondo Convenienza” di Campi Bisenzio (FI) nonostante i ripetuti sgomberi violenti di polizia che ormai si susseguono ogni mattina da una settimana per permettere il passaggio delle merci bloccate da un picchetto sostenuto dal Si.Cobas.

Al grido “Mai più schiavi”  sono tornati a scioperare e manifestare, anche con il sostegno di diversi solidali, fuori dal magazzino per chiedere che vengano riviste le condizioni di lavoro a partire dal contratto: la cooperativa che gestisce in appalto nel magazzino Mondo Convenienza utilizza  quello Pulizie Multiservizi da meno di 7 euro l’ora, mentre si chiede l’applicazione del CCNL Logistica oltre che il rispetto dei turni di 8 ore per 5 giorni settimanali, l’applicazione di misure di sicurezza sul lavoro e la fine del sistema di appalti.

Mentre oggi, mercoledi 14 giugno 2023, si attende l’ottavo sgombero di forza da parte della polizia, lavoratori e sindacato lanciano un appello per sostenere anche economicante la lotta attraverso una cassa di resistenza per il cibo e le attrezzature del presidio permanente.

Dal Presidio per Radio Onda d’Urto, Sara del Si.cobas Prato-Firenze. Ascolta o scarica

Escalation di violenze poliziesche sui migranti in mare, arresti e deportazioni di massa.

Iniziano a vedersi i primi effetti della visita della Meloni in Tunisia e del nuovo accordo con la Libia

Da Alarm Phone:

Escalation della violenza al confine in Sfax, Tunisia!

Abbiamo ricevuto segnalazioni secondo cui forze tunisine mascherate stanno picchiando violentemente i migranti dopo averli intercettati in mare. Un testimone ha riferito: “Stanno usando bastoni e scosse elettriche. La gente grida aiuto”.

Da la Repubblica:

“Fermatevi, moriamo”: le bastonate ai profughi dei guardacoste tunisini

I video pubblicati dai migranti testimoniano le violenze in mare degli agenti agli ordini del presidente Kais Saied

Manganelli, bastoni, mezzi marinai usati come randelli. E poi le voci concitate, le urla di terrore sul barchino stracarico di gente che si stringe alle vecchie camere d’aria usate come artigianale giubbotto di salvataggio. “Fermatevi, fermatevi ci fate ribaltare”. Ma il militare sul gommone della Garde nationale tunisina continua a picchiare.

Da il manifesto:

L’Onu: «In Libia migliaia di arresti»

Le autorità libiche hanno arrestato migliaia di uomini, donne e bambini nelle strade o case oppure in seguito a raid in campi e magazzini di presunti trafficanti», denuncia la missione di supporto in Libia delle Nazioni Unite. L’Unsmil, questa la sigla, esprime preoccupazione per quanto sta avvenendo e parla apertamente di «campagna di arresti arbitrari e deportazioni accompagnata da un inquietante aumento dell’incitamento all’odio razzista contro gli stranieri». La missione Onu chiede alle autorità di fermare queste azioni, trattare i migranti con dignità e garantire l’accesso a Nazioni Unite e Ong nei centri di detenzione.

Tutti e tutte alla manifestazione nazionale di Parigi per la liberazione di Georges Ibrahim Abdallah – 18 giugno Parigi

A Parigi dall’Italia per George Ibrahim Abdallah il 17 e 18 giugno – iniziative in Italia a Milano e Taranto 19 giugno info srpitalia@gmail.

L’appello

La campagna unitaria per la liberazione di Georges Abdallah prevede una massiccia manifestazione il 18 giugno a Parigi. Nell’appello è anche sottolineata la necessità di campagne di solidarietà nazionali e internazionali per liberare il palestinese rivoluzionario, imprigionato da 39 anni.Unisciti alla manifestazione nazionale per la liberazione di Georges Abdallah! Métro Ménilmontat, Parigi, domenica 18 giugno alle 14:00.

Il 18 giugno, alla vigilia della Giornata Internazionale dei Prigionieri Rivoluzionari, convochiamo un’altra grande manifestazione cittadina per la liberazione di uno dei nostri prigionieri: Georges Abdallah, da sempre un combattente per una Palestina libera dall’occupazione sionista, un rivoluzionario il cui sostegno alle lotte dei popoli contro l’imperialismo, il capitalismo, il fascismo e tutte le forme di reazione resta incrollabile.

Georges Abdallah è parte della nostra lotta e noi siamo parte della sua lotta: oggi non passa una sola manifestazione senza che l’effigie del nostro compagno, e attraverso di lui la sua lotta, sia presente negli stendardi e nei cartelli mostrati, negli slogan scanditi, nei volantini distribuiti e nelle dichiarazioni rilasciate.

Il movimento di solidarietà a suo favore, di rispetto per il suo impegno e la sua resistenza, di sostegno alla sua visione del mondo, e di rabbia per l’ergastolo che sconta da 39 anni, continua a crescere giorno dopo giorno.

Georges Abdallah fa parte della nostra lotta, e la nostra determinazione è che venga liberato. Questa determinazione di tutti quelli che sostengono il nostro compagno e la sua liberazione non può rimanere isolata qua e là. Dobbiamo anche mostrarlo e farlo vedere e sentire alle grandi manifestazioni incentrandosi esclusivamente sulla richiesta della liberazione del nostro compagno, e a unire tutte le forze presenti per sostenerlo, perché come dice Georges Abdallah in ogni sua dichiarazione: “Conoscere che siate uniti mi dà una grande forza e mi scalda il cuore. Chiunque siano coloro che guardano e spiano questo incontro possono pensare che non importa, invece il calore della vostra mobilitazione e l’entusiasmo del vostro impegno attraversano questi muri abominevoli, questi fili spinati e torri di guardia, trafiggono la morte quotidiana delle celle e ci danno una scorcio di vittoria all’orizzonte”.

Per dire forte e chiaro, davanti allo Stato francese e al mondo, la nostra ferma determinazione a salvare il nostro compagno dalle grinfie del nemico, per manifestare la nostra fattiva solidarietà a quanti sono stati imprigionati per tanti anni, per mostrare la “risposta sferzante a chi scommetteva sull’esaurimento della vostra mobilitazione”, che sta certamente avvenendo a Lannemezan – e il 22 ottobre ha dimostrato questa amplificazione del sostegno da parte di tutti i presenti – ma altri eventi importanti possono anche fare di questa determinazione, una parte dell’agenda delle nostre lotte.

La manifestazione nazionale di Parigi, organizzata dal 2016, è uno dei tanti focolai da creare a livello nazionale e internazionale, ed è in questa prospettiva che ci rivolgiamo a tutti coloro che sono coinvolti nel sostenere Georges Abdallah, a moltiplicare le iniziative durante la settimana d’azione dal 12 al 19 giugno e ad essere presente a Parigi il 18 giugno 2023, al grido di “Georges Abdallah, i tuoi compagni sono qui!”.

“Certamente, oggi come ieri, la liberazione dei prigionieri rivoluzionari è un dovere prioritario (…) Siamo, compagni, viviamo all’altezza di questo dovere” (Georges Abdallah).

Parigi, 21 maggio 2023

Campagna Unitaria per la liberazione di Georges Ibrahim Abdallah

Contatti: campagne.unitaire.gabdallah@gmail.com

Facebook: pour la libération de Georges Abdallah

Instagram: cuplgia

Twitter: CUpLGIAPrst

Campagne Unitaire pour la libération de Georges Abdallah

Collectif pour la Libération de Georges Ibrahim Abdallah

Le CRI Rouge pour la défense des prisonniers révolutionnaires

Comité d’actions et de soutien aux luttes du peuple marocain

Secours Rouge arabe

Association Nationale des Communistes (A.N.C)

UL CGT Paris 18e

CGT énergie

Cercle Manouchian

The Party of Communists USA (PCUSA)

Ligue de la Jeunesse Révolutionnaire

League of Young Communists USA (LYCUSA)

American Student Union (ASU)

Movement for People’s Democracy

Asso Terre et Liberté pour Arauco – Wallmapu

Le média Paroles d’honneur

Droits devant

Front Anti-impérialiste

CAPJPO-EuroPalestine

Collectif 65 pour la libération de Georges Ibrahim Abdallah (Collectif 65 GIA)

Comité Poitevin Palestine

Soccorso Rosso Proletario (Italia)

Bureau d’information Alba Granada North Africa (Tunis)

Collectif pour la Libération de Georges Abdallah 74 (CLGA 74)

Union syndicale Solidaires

Union Prolétarienne Marxiste-Léniniste (UPML)

Coordination internationale des partis et organisations révolutionnaires (ICOR)

La Cause du Peuple

Les Jeunes Révolutionnaires

Union locale CGT Annecy-Rumilly

Collectif Palestine Vaincra

Nouvelle Epoque

Nouveau Parti Anticapitaliste (NPA)

Rete dei Comunisti (Italie)

Front Uni des immigrations et des quartiers populaires (FUIQP)

Parti des Travailleurs de Turquie (DIP)

Les Amis de la Palestine contre l’impérialisme et le sionisme

Réseau international de soutien aux prisonniers politiques au Chili (RIAPPECH)

Collectif 69 de soutien au peuple palestinien

La Fosse aux Lyons

Compagnie Jolie Môme

Alliance Palestine Hambourg

Pôle de Renaissance communiste en France (PRCF)

Collectif de soutien à la résistance palestinienne (CSRP59)

Comité solidarité Georges Abdallah (Lille)

Comité tunisien de solidarité pour la libération de Georges Ibrahim Abdallah

Parti des Indigènes de la République (PIR)

OCML Voie Prolétarienne

Secours Rouge International Madrid (SRI Madrid)

Secours Rouge International Belgique (SRI Belgique)

Collectif “Bassin minier” pour la libération de Georges Ibrahim Abdallah

Campagne nationale pour la Libération de Georges Abdallah (Liban)

Association Médicale Franco-Palestinienne (A.M.F.P) Aubagne

Samidoun Paris Banlieue

Révolution Permanente

Union Juive Française pour la Paix (UJFP)

GRUP YORUM INTERNATIONAL

Fédération syndicale étudiante (FSE)

Parti Communiste Révolutionnaire de France (PCRF