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Torino, il blitz anarchico alla Rai dopo l’udienza per i disordini pro Cospito del 2023

 

 Un presidio quello che si è formato ieri mattina di fronte al Palazzo di giustizia in occasione dell’apertura del processo in cui sono imputati 19 antagonisti: l’accusa è devastazione per i danni provocati il 4 marzo 2023 durante la manifestazione di solidarietà ad Alfredo Cospito, detenuto al 41bis.

Più tardi, quando ormai l’udienza dibattimentale era finita, i manifestanti hanno sciolto il presidio e poco dopo si è registrato un blitz a sorpresa nei pressi dell’Auditorium e della sede Rai di via Verdi: . L’azienda radiotelevisiva ha subito espresso la più ferma condanna per «un’azione indegna di un Paese civile. Perché manifestare in questo modo la propria protesta ne svuota completamente motivazione e significato». La Rai ha anche auspicato «che le forze dell’ordine possano individuare i responsabili e che gli stessi siano chiamati a rispondere di gesti ai quali è impossibile trovare alcuna giustificazione».Da registrare lo stralcio — è emerso in udienza — dell’accusa di istigazione a delinquere contestata a Pasquale Valitutti, 79 anni, figura storica dell’anarchismo italiano: partecipò alla manifestazione — compare fra i 19 imputati —, ma per la parte relativa all’istigazione la Procura di Torino ha dovuto procedere separatamente.

Il pm Paolo Scafi ha inoltrato al Tribunale una richiesta di rinvio a giudizio. Valitutti è sottoposto all’obbligo di dimora a Roma e i suoi legali hanno chiesto la revoca della misura cautelare. Al collegio hanno evidenziato che è in corso una consulenza di parte per verificare le condizioni psicofisiche del 79enne: l’esito dovrebbe essere comunicato intorno alla metà di luglio.

 

 

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