Nessuna attività istruttoria nell’udienza di oggi, dove erano stati chiamati tutti i testimoni del PM, perché la perita non è riuscita nell’attività di traduzione in italiano, soprattutto delle chat, redatte in lingua araba. Per cui oggi è stato sostanzialmente rimodulato il calendario delle udienze, inserendone ancora altre a distanza ravvicinata, per arrivare il 10 luglio a sentenza.
Giugno: 18 (h 13:00) per sentire un teste della Digos; 25 (h 9:30), 26 (h 10:30) e 27 (h 9:30) per sentire tutti gli altri testi dell’accusa.
Luglio: 9 (h 9:30) per sentire gli imputati, i testi della difesa e la requisitoria del PM; 10 (10:30) discussione delle difese e sentenza.
Le dichiarazioni dell’avvocato Flavio Rossi Albertini
E’ chiaro che una simile calendarizzazione renderà impossibile la partecipazione solidale di tutti a tutte le udienze. Ma cercheremo comunque di stare vicino agli imputati, soprattutto ad Anan, anche attraverso la corrispondenza.
Ricordiamo a tal proposito l’indirizzo per scrivergli:
Anan Yaeesh, c/o Casa circondariale di Terni, Strada delle Campore 32, 05100 Terni (TR)
E il conto che gli è stato aperto in carcere per l’acquisto di beni di prima necessità:
DIREZIONE CASA CIRCONDARIALE DI TERNI
Iban: IT30P0760114400000010269058. Specificare nella causale: “a beneficio di Anan Yaeesh, nato il 20/09/1987, da parte di -Nome e Cognome di chi effettua il bonifico-”
– L’Aquila
Fuori del Tribunale si è svolto un presidio di solidarietà, che ha visto la presenza di circa 70 persone, con la partecipazione di compagne e compagni anche da Roma, Viterbo, Napoli, Bologna, Milano, Trento, Ascoli oltre che dall’Abruzzo, mentre a Torino si è svolto questo pomeriggio un presidio davanti la prefettura.

Torino
La Resistenza non è terrorismo, la Resistenza non si arresta e non si processa, tanto più oggi, quando il popolo palestinese può contare solo sulle proprie forze e sulla sua Resistenza. A livello internazionale in tanti si stanno rendendo conto che c’è un genocidio in atto, che c’è uno Stato illegittimo e criminale, Israele, che vuole annettere completamente Gaza e la Cisgiordania ed edificarvi un proprio Stato esclusivamente ebraico, ma i complici italiani del genocidio e i media mainstream fanno tutt’al più lacrime di coccodrillo per autoassolversi, mentre vorrebbero criminalizzare chi ad esso si oppone e chi ha lottato contro l’apartheid e l’occupazione coloniale sionista.
Compagni anche in aula, che al termine dell’udienza hanno fatto sentire la loro solidarietà ad Anan, presente in videoconferenza, gridando più volte Anan libero, La Resistenza non è reato, Anan Yaeesh va liberato.!
Segue rassegna stampa:
LaQTV