Soccorso rosso proletario esprime piena solidarietà al militante di Potere al popolo, vessato e arbitrariamente denunciato per resistenza a pubblico ufficiale solo perchè, al termine di un corteo contro il decreto sicurezza, portava con sé una bandiera della Palestina, tra l’altro chiusa. In marcia verso la dittatura aperta, questo governo fascista non perde tempo a cambiare la legge perché esso stesso si pone al di sopra di qualsiasi legge. Questo governo va cacciato con una nuova Resistenza
Da radio onda d’urto, il comunicato di TERNI SOLIDALE:
E’ successo un fatto inquietante e grave alla fine della manifestazione tenutasi a Terni il pomeriggio di sabato 22 febbraio contro il DDL 1660 “sicurezza” e la deriva repressiva dell’attuale governo, con il corteo di un migliaio di persone, tra cui moltissimi giovani che ha attraversato il centro storico, corso Tacito per finire davanti a palazzo Spada.
L’iniziativa promosso da Terni Solidale cui hanno aderito tante realtà associative, sindacali e politiche della città* si è svolta senza alcuna tensione, il corteo ha espresso con determinazione la totale contrarietà ai provvedimenti repressivi che il governo cerca di far passare in violazione della costituzione, un provvedimento che criminalizza le lotte sociali, sindacali e politiche nonché alcuni soggetti sociali intesi come il nemico: migranti, detenuti, centri sociali, attivisti contro le grandi opere.
Sembra però che alla stazione di Terni tre “solerti” agenti della POLFER forse abbiano “pensato” che il DDL sicurezza fosse stato già approvato al Senato e, vedendo un manifestante che doveva prendere il treno per Perugia, un militante di Potere al Popolo, per il solo fatto che portasse una bandiera palestinese è stato fermato, il suo zaino perquisito e alla fine, incredibilmente, il militante è stato anche denunciato per “resistenza a pubblico ufficiale” !
Come TERNI SOLIDALE chiediamo il ritiro della denuncia o l’archiviazione del caso, affermiamo che se il manifestante è “responsabile” di resistenza, assolutamente lo è non verso alcun agente della POLFER, bensì alla stretta autoritaria del DDL 1660 e all’occupazione israeliana della Palestina, al genocidio a Gaza, al colonialismo di insediamento e alla pulizia etnica in corso. Manifestare solidarietà ad un popolo non è un reato e esprimere le proprie idee non costituisce un fatto per cui si possa essere arbitrariamente fermati, perquisiti e addirittura denunciati.
Il fatto ci sembra, per paradosso, una prefigurazione, un anticipo di quello che potrà accadere con l’approvazione del DDL 1660. Denunciamo il preoccupante il clima repressivo e queste pratiche inquietanti che tali torsioni dei diritti costituzionali possono produrre in qualche “zelante” agente, chiediamo che venga ritirata la denuncia in quanto non ha alcuna motivazione materiale, né logica , ribadiamo che lottare, resistere e manifestare non è un reato, e continuiamo a denunciarne l’impianto fascistoide, intimidatorio e censorio che le associazioni dei Giuristi Democratici (ASGI), di Amnesty International e di Antigone definiscono una “lesione dello Stato di Diritto e della Costituzione”; che la stessa OSCE dichiara “minare i principi fondamentali del diritto penale” ; ed altri ancora ” una dichiarazione di guerra ai diritti e alle liberta’, verso lo Stato di Polizia”.
TERNI SOLIDALE
*Alla manifestazione hanno aderito e partecipato: Agedo Terni. All Eyes On Palestine, Arci Terni, Avs-Alleanza Verdi Sinistra, Casa Rossa Spoleto, Centro Sociale G. Cimarelli, Cobas Scuola, Confederazione Cobas, Coordinamento Ternano Per La Palestina, Cub Umbria, Esedomani Terni Associazione Lgbtqia+, Fiom Terni, Flc Cgil Terni, M5s-Movimento 5 Stelle, Movimento Radicalsocialista, Partito Della Rifondazione Comunista, Il Pettirosso Aps, Potere Al Popolo, La Siviera O.S., Terni Sold Out, Uaar, Usb-Unione Sindacale Di Base, Uds-Unione Degli Studenti
Franco Coppoli di Terni Solidale Ascolta o scarica