Contro il 41bis, per la libertà di Alfredo e di tutti i prigionieri politici – occupate anche l’Università Orientale a Napoli e la Statale a Milano

Napoli

Napoli – Dopo l’assemblea, alla quale partecipano un centinaio di ragazze e ragazzi, è scattata l’occupazione. Gli studenti del Cau, il collettivo autorganizzato che raggruppa gli attivisti della sinistra radicale negli atenei napoletani, in particolare a l’Orientale ed alla Federico II, hanno deciso di restare a dormire a Palazzo Giusso e di farne il centro della mobilitazione in solidarietà ad Alfredo Cospito, che da circa tre mesi e mezzo è in sciopero della fame contro il regime di carcere duro, il 41 bis applicatogli quando era ministro della Giustizia Marta Cartabia.

«Questa occupazione — scrivono in un comunicato gli studenti — si inserisce in una mobilitazione più ampia in corso nel Paese contro la disumanità delle condizioni delle carceri in Italia». Aggiungono: «Contro un governo di estrema destra ed incline alla repressione è fondamentale che si prenda posizione anche all’Università». Nella serata sono confluiti nella sede universitaria di Largo San Giovannni Maggiore altri attivisti, per rafforzare la presenza degli occupanti. Ed è poi partito dall’università occupata un corteo degli studenti per protestare contro la decisione del guardasigilli Nordio di confermare il provvedimento del 41 bis. Una quarantina di giovani hanno accesso bengala nel loro percorso fino a San Domenico Maggiore. «Revochiamo il governo», è il coro dei ragazzi che hanno attaccato in strada alcuni manifesti con la scritta «Tu cosa facevi mentre Alfredo Cospito moriva? Non restiamo a guardare, il 41 bis è tortura».

Milano

Milano – Dopo varie mobilitazioni cittadine – ultima sotto il carcere di Opera dov’è recluso Alfredo – anche l’università insorge in solidarietà alla lotta di Alfredo che ormai da più di cento giorni sta portando avanti lo sciopero della fame per chiedere l’immediata abolizione del regime del 41 bis e dell’ergastolo ostativo.
Il 41bis è una vera e propria tortura, perché le condizioni di detenzione che impone sono inutili vessazioni contro i detenuti che la subiscono, volte ad annichilire queste persone sia da un punto di vista fisico che psicologico.
Per questo motivo come studenti della Statale abbiamo deciso di non restare in silenzio e dar vita a una giornata di mobilitazione che ha portato all’occupazione del chiostro di Farmacia, uno spazio chiuso durante l’anno e utilizzato solo per scopi commerciali durante l’esposizione del “fuori salone”.

Dopo l’occupazione la giornata è proseguita con l’affissione di vari striscioni in tutta l’Università tra i quali spiccava un messaggio di solidarietà per gli studenti di Bologna colpiti dalla repressione con varie misure cautelari.

Successivamente si è svolto il pranzo sociale e nel pomeriggio due assemblee, prima quella studentesca che ha visto la partecipazione di varie realtà provenienti dalle scuole e dall’università e poi quella cittadina a cui hanno preso parte varie realtà dell’Assemblea cittadina contro il 41bis e l’ergastolo.

Sempre durante la serata abbiamo accolto con gioia la notizia dell’occupazione dell’università orientale di Napoli che ha seguito quella di Roma e di Milano, un buon segno che dimostra che le università italiane sono vive e reagiscono in modo positivo in sostegno alla lotta di Cospito.

La giornata si è conclusa con un corteo selvaggio che ha bloccato le vie del centro città.
Il prossimo appuntamento è per questo sabato 11 febbraio alle ore 16.00 per un corteo che partirà da piazza XXIV maggio!

Ecologia Politica Milano