Da osservatorio repressione
Tre attivisti della campagna Ultima Generazione sono state arrestati dopo aver sanzionato una sede Eni. Lo stato difende gli interesse di chi distrugge e specula e attacca chi lotta per il futuro. Solidali e complici, la lotta non si arresta.
Tre attivisti di Ultima Generazione , Laura, Michele e Chloé sono stati arrestati ieri mattina, subito dopo l’azione non violenta alla sede ENI Energy store a Roma, in via Degli Ammiragli.
Un’azione che è partita – come sempre – avvertendo chiunque fosse all’interno del locale di non avvicinarsi alle vetrate per evitare di farsi male, e invitando a uscire per una maggiore sicurezza. Si sono sedut poi sul marciapiede, gridando quello che cittadini e cittadine di tutto il mondo stanno gridando da anni: abbiamo paura, e aziende come ENI – con programmi che vanno a sostenere trivellazioni e sfruttamento di combustibili fossili, vestendosi di una finta attenzione per la crisi climatica – sono ciò che sta più di ogni altro contribuendo a una situazione di catastrofe che non potrà fare altro che peggiorare se non si agisce immediatamente.
Questa mattina il processo per direttissima. In piazzale Clodio, davanti al tribunale in cui avverrà il processo, è in corso un presidio.
Il collegamento di Radio Onda d’Urto con Beatrice attivista di Ultima Generazione Roma Ascolta o scarica
La testimonianza a Radio Onda Rossa Ascolta o Scarica
AGGIORNAMENTO DEL POMERIGGIO DEL 20 APRILE 2022: I 3 attivisti sono stati rilasciati, ma andranno a processo il prossimo 15 settembre. Commenta la notizia a Radio Onda d’Urto Beatrice. Ascolta o scarica