Dava rifugio ai migranti, gomberata ieri la casa cantoniera di Claviere, in alta valle di Susa

Pochi giorni di vita per questo presidio solidale, sulla frontiera tra Italia e Francia, punto essenziale di accoglienza e assistenza per i tanti in fuga dalla guerra e dalla fame, lungo sentieri che dovrebbero essere di speranza, ma che sono invece di fatiche indescrivibili, pericoli, disperazione e, per tanti, morte. Ora la casa è di nuovo chiusa, abbandonata al degrado, mentre gli occupanti sono stati denunciati, ma non si arrendono, perché sono nel giusto.

Basta criminalizzare l’umanità e la solidarietà! E’ ora che tutti quanti hanno espresso la giusta indignazione verso una sentenza infame, quale quella comminata a Mimmo Lucano, faccia altrettanto con gli anarchici denunciati, ai quali va la solidarietà del SRP senza se e senza ma.

Di seguito il comunicato dei compagni e delle compagne sullo sgombero della casa cantoniera di Claviere:

Da passamontagna.info

SULLO SGOMBERO DELLA CASA CANTONIERA DI CLAVIERE

7 Ottobre 2021 Di PASSAMONTAGNA

Ieri hanno sgomberato la casa cantoniera di Claviere, rifugio autogestito occupato da sabato scorso.
Alle prime luci dell’alba, agenti della DIGOS hanno aspettato che venissero aperte le barricate dietro alla porta principale per poi sfondarla e entrare nel rifugio. Le camionette sono arrivate verso le sette, mezz’ora dopo, mentre le 19 persone all’interno venivano identificate e denunciate per occupazione.
I digossini non si sono risparmiati nelle loro provocazioni e atteggiamenti coatti, spintonando e minacciando le compagne accorse in solidarietà.
Il teatrino dell’umanitario si è ripetuto anche stavolta: un mezzo e qualche volontario della croce rossa sono accorsi sul posto insieme alle camionette e hanno osservato le operazioni di sgombero durante tutta la mattinata. Anche i pompieri non sono potuti mancare. Mentre lo sgombero non era ancora completato, quattro mezzi dell’ANAS sono arrivati e hanno subito cominciato a rimuovere le finestre della casa. Abbiamo saputo che l’edificio, ufficialmente abbandonato dal 2012, veniva in realtà usato comodamente come casa vacanza dai dirigenti ANAS fino a poco prima della pandemia.
Nel rifugio non erano presenti persone di passaggio: i numerosi gruppi e famiglie che lo avevano attraversato e vissuto erano partiti durante la notte verso i sentieri di confine.
Un altro sgombero lampo, il terzo negli ultimi sette mesi su questa frontiera. Vogliono distruggere sul nascere ogni esempio di autogestione e organizzazione collettiva. Vogliono nascondere e controllare chi definiscono “illegale”, non tollerano l’esistenza di spazi liberati in cui nessun* è ospite ma ognun* può autodeterminarsi e scegliere come affrontare il proprio viaggio. A Claviere, villaggio semideserto per gran parte dell’anno in cui l’unica cosa che conta è il turismo che riempie le tasche di pochi, tutto questo viene attaccato.
La repressione cresce e aumenta il controllo su questa frontiera che ha già ucciso cinque volte e che continua a mettere a rischio le vite delle persone.
È di poche settimane fa la notizia di due ragazzi afghani che, cercando di raggiungere la Francia, sono precipitati nel torrente Sommeiller, non lontano da Bardonecchia. Nel pomeriggio del 5 ottobre invece, 16 persone sono rimaste bloccate nella zona del Mont de la Plane (oltre Cesana) per poi essere trasportate all’ospedale di Briancon.
Succede sempre più spesso che le persone in viaggio, non conoscendo il territorio e non incontrando le informazioni necessarie, si affidano alle mappe online per raggiungere la Francia, spesso tramite sentieri pericolosi, su montagne troppo alte e troppo fredde.
Paf, sbirri e gendarmi e gli stati che li mandano, difendono questa frontiera e la rendono mortale.
Il business dell’umanitario e il turismo collaborano a tutto questo.
Organizziamoci per contrastare la repressione e il controllo: facciamo un appello alla solidarietà diretta di tutt* e ad azioni spontanee, la risposta sarà forte!
A breve lanceremo un appuntamento per discutere e organizzarci insieme, seguite gli aggiornamenti dal blog per sapere dove e quando.
Fuoco alle frontiere!