In questi giorni si stanno tenendo ben due processi a Nicoletta per la lunga lista di evasioni che avrebbe commesso nell’autunno-inverno del 2016, quando dichiarò pubblicamente che non avrebbe rispettato la misura arbitraria e ingiusta che le era stata imposta dal tribunale di Torino per aver partecipato a una manifestazione No Tav 5 anni prima.
Il 22 settembre la corte d’appello ha confermato gli 8 mesi di condanna al primo grado. Nicoletta si era presentata, da evasa, al presidio di solidarietà che si teneva al palazzo di “giustizia” di Torino per i compagni processati per la Resistenza del 27 giugno e 3 luglio 2011, alla Maddalena di Chiomonte.
Oggi, lunedì 27/09 la seconda puntata : continua il processo di primo grado per le “130 evasioni” che le vengono addebitate. Sfileranno ancora i testimoni della accusa per confermare i giorni, le ore, i minuti in cui i controlli a casa sua restavano senza risposta.
Una sfilata inutile, per confermare un’assenza che Nicoletta ha sempre rivendicato come diritto e dovere di Resistenza.
Questo è l’ennesimo atto in cui il Tribunale di Torino mostra tutte la sua arroganza perseguendo i e le No Tav come il nemico pubblico numero uno perché chi si oppone a questo sistema deve essere punito in modo esemplare.
Ancora una volta, ci fate solo perdere tempo!