Solidarietà agli antifascisti di Cesena!

 

Una condanna da Stato di polizia a difesa dei neofascisti!

 

Ai compagni antifascisti di Cesena, colpiti da una pesante condanna dal Tribunale di questo Stato, i compagni di proletari comunisti di Ravenna esprimono la loro solidarietà e sostengono la continuità delle mobilitazioni perché non passi l’azione repressiva dello Stato.

La sentenza di primo grado del Tribunale di Forlì per la manifestazione contro l’apertura della sede dei neofascisti di Casapound nel 2018 a Cesena ha comminato a 3 antifascisti multe di 800€ per diffamazione e 7 mesi di carcere (pena sospesa) per tentata violenza privata per un altro compagno (con l’accusa di avere tentato verbalmente di convincere i proprietari a non affittare il loro negozio) e, tra spese legali e processuali, pure 9 mila € per “danno all’immagine” dei proprietari dell’immobile adibito a fogna neofascista (che hanno ricevuto telefonate di persone indignate per la loro scelta opportunista oppure di “affinità” ideologica), che si sono costituiti parte civile al processo. Un processo-montatura basato sulle dichiarazioni dei poliziotti!

Una condanna che non solo colpisce i compagni in maniera diretta ma è un attacco repressivo più generale che mira a colpire tutte le lotte dell’opposizione politica e sociale.  Una condanna che non è isolata ma è all’interno di quel “clima politico” che è l’attacco dello Stato con arresti, denunce, manganelli contro le lotte antifasciste, antirazziste, dei lavoratori, dei movimenti, mentre è lo stesso Stato che protegge i fascisti così come attacca il diritto di sciopero e difende i mazzieri contro i lavoratori in lotta davanti ai magazzini e gli aguzzini in divisa nelle carceri e nei lager antimmigrati.

Questo è il clima che porta miserabili giudici a sentirsi onnipotenti, ad emettere condanne a difesa della sacralità borghese della proprietà privata, così come proteggere i servi fidati dell’ordine capitalista.

Condanne su condanne il moderno fascismo avanza, nessun compagno deve rimanere da solo a fronteggiare la vendetta di questo Stato. Ma non di certo aiuta la lotta generale la mobilitazione solo quando vengono colpiti i propri compagni. Abbiamo bisogno di una risposta unitaria e organizzata su questo fronte di lotta. Continuiamo nelle mobilitazioni/assedio dei Tribunali, perché “tocca uno/tocca tutti”!

Proletari comunisti-Ravenna

prolcomra@gmail.com