Prato, sgomberato il presidio degli operai Texprint in sciopero della fame. Operai fermati in questura

Il srp esprime la massima solidarietà, chi lotta per condizioni di lavoro umane e dignitose non si arresta!

‘”Fanno tanta paura questi operai che parlano e raccontano la realtà della schiavitù del distretto tessile”

E’ stato sgomberato nella notte il presidio degli operai Texprint davanti al comune di Prato. Polizia di stato e polizia municipale sono intervenuti per sgomberare gli operai, che da due giorni erano in sciopero della fame, dopo i sette mesi trascorsi dall’inizio della vertenza sindacale in cui i lavoratori denunciano turni di 12 ore su sette giorni la settimana, contratti irregolari, lavoro nero, violazione di diritti come le ferie e la malattia pagata

“È arrivata la risposta delle istituzioni di Prato a 48 ore di sciopero della fame contro lo sfruttamento. È arrivata la risposta agli operai Texprint che da 230 giorni scioperano chiedendo l’applicazione del contratto nazionale e di poter lavorare 8 ore per 5 giorni invece che 12 per 7”, fanno sapere Si Cobas Prato e Firenze. “Fanno tanta paura questi operai che parlano e raccontano la realtà della schiavitù del distretto tessile. Così paura da doverli sgomberare come ladri durante la notte”. Alcuni operai e coordinatori sindacali sono stati portati in questura a Prato.

Dai cancelli della Gkn arriva il sostegno del Collettivo di fabbrica: “Ci giunge ora la notizia dello sgombero del presidio Texprint in centro a Prato. E da quel che riusciamo a capire ci sono dei fermi in questura. Ma veramente credete di poter fermare così questa vertenza? Veramente insistete ad attaccare lavoratori che chiedono banalmente il rispetto del contratto nazionale? I lavoratori Texprint erano qua proprio ieri sera a spiegarci la loro situazione. Consideriamo un attacco a loro come un attacco a tutti noi”.