NO TAV – il governo e lo Stato di polizia prepara più occupazione e militarizzazione in Val Susa… Ma chi semina vento raccoglie tempesta.

Tav, il ministro Lamorgese: “In un mese 10mila agenti di rinforzo in Valsusa per sorvegliare il cantiere”

Question time alla Camera della titolare dell’Interno: “Proteste seguite con la massima attenzione, dall’inizio dell’anno denunciati 63 attivisti”

Quasi diecimila agenti in più per sorvegliare il cantiere Tav: “Le iniziative di protesta sono seguite con la massima attenzione e con un notevole dispiegamento delle forze di polizia, anche con riguardo ai territori di quei Comuni per ora non ricompresi nel perimetro di quelle aree dichiarate di interesse strategico nazionale”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, nel corso del question time alla Camera in merito alle proteste No Tav in Val di Susa e ai recenti attacchi al cantiere di Chiomonte con pietre e fuochi d’artificio.
“Sul piano dei dispositivi di controllo e vigilanza del cantiere di Chiomonte la Questura di Torino dispone di un rinforzo continuativo di 180 unità giornaliere – ha aggiunto – al dispositivo concorrono anche 266 militari delle forze armate dell’operazione Strade Sicure. Presso il sito di San Didero è operativo un rinforzo continuativo con l’impiego di 120  unità delle forze di polizia, e un contingente di altri 50 militari di Strade Sicure per le attività di vigilanza”.
“L’imponente dispositivo di sicurezza viene rafforzato in occasione di specifiche iniziative di protesta – ha sottolineato il ministro Lamorgese – dal primo al 27 luglio corrente sono stati assegnati alla sede di Torino per queste esigenze 9.356 unità di rinforzo. Per i recenti episodi di contestazione violenta con danneggiamenti a strutture di cantiere sono in corso approfondimenti investigativi per individuare i responsabili – ha concluso il ministro – dall’inizio dell’anno le forze di polizia hanno denunciato 63 attivisti per l’illeciti nel corso delle proteste No Tav”.