Voghera – Assessore leghista alla “sicurezza”, ex agente di polizia, ora avvocato, uccide per strada un marocchino disarmato.

L’assessore omicida di Youns El Boussettaoui, il marocchino 39enne ucciso a Voghera, è Massimo Adriatici, ex agente di polizia, ora avvocato e docente di diritto penale alla Scuola allievi di Polizia. Uno dei soliti assessori alla “sicurezza” della Lega, abituati a voler riempire le strade di telecamere, agenti di polizia, a firmare provvedimenti contro chi lotta o è semplicemente il più debole nella società.

Una “sicurezza” sempre volta alla repressione politica o della microcriminalità, mai contro i grandi affari mafiosi, l’evasione fiscale in cui sguazza la Lega e le prepotenze dei potenti e delle cosiddette forze dell’ordine.

Una “sicurezza” che il leader leghista Salvini giustifica e difende a spada tratta, definendo l’assassino di Voghera una “brava persona” che ha ammazzato un uomo disarmato per “legittima difesa”, perché l’ucciso aveva precedenti penali.

La stessa giustificazione con la quale Matteo Salvini invoca l’impunità per le forze dell’ordine responsabili della mattanza nelle carceri e il respingimento in mare dei migranti.

Matteo Salvini e l’assessore assassino Massimo Adriatici non sono mele marce!

Loro, con tutta la feccia fascio-leghista, che legittima e giustifica la violenza razzista e assassina sono interni al governo Draghi e con la Meloni hanno con sé il 40% di un elettorato imbarbarito, opportunista e razzista, al quale guardano con favore anche partiti che, senza vergogna alcuna, continuano a definirsi democratici o di sinistra, come M5S, IV, PD, LeU, ma intanto continuano a governare con i pistoleri fascisti della Lega.

Alcuni clienti del bar, dove Youns è stato ucciso, ricordano che Adriatici, anche se aveva smesso di fare il poliziotto, faceva ancora lo “sceriffo” e aveva preso di mira “Musta” (il soprannome di Youns) che spesso chiedeva l’elemosina fuori dal locale.

“Gli hanno sparato in piazza davanti a tantissime persone. L’assassino si trova a casa sua, dorme bello riposato. Dove è la legge in questa Italia? Me lo spiegate voi? Difesa personale di cosa? Mio fratello non aveva nessuna arma, primo. Due, lui è un avvocato, non è un poliziotto. Cosa fa con la pistola carica? Cosa fa?” Queste sono le parole della sorella di Youns.

Combattere con ogni mezzo la feccia fascio-leghista razzista e assassina al governo con Draghi!

Solidarietà ai familiari di Youns El Boussettaoui!