Dal carcere di Busto Arsizio, lettera dei prigionieri indagati per la recente rivolta nel carcere di Varese

“Ciao a tutti!!!
Come prima cosa vorremmo ringraziarvi per tutto quello che avete fatto per noi, sappiamo anche da altre persone che ci scrivono che la nostra lettera sta circolando sui social e che ha avuto un certo seguito.
Sappiamo inoltre che i giornali, il sindaco ed infine lo stesso Salvini hanno rilasciato interviste dove affermano che è stata tutta una cosa programmata, cercando di togliere dai guai le guardie e buttando merda addosso a noi.
Sappiamo inoltre che hanno affermato che tutto è successo perchè siamo persone frustrate, che non sapendo dove scaricare la frustrazione hanno fatto una rivolta per dare sfogo a tutto ciò.
A noi sembra una cosa inconcepibile e vergognosa perchè si tratta di carcere, di anni di vita buttati e sinceramente non credo che siamo così stupidi perchè tutto ciò ricade anche sulle nostre famiglie, ma perchè siamo obbligati non vedendo altra strada per essere ascoltati.
Fino a questo momento ci sono 31 indagati con gli stessi capi d’imputazione ( danneggiamento, resistenza a pubblico ufficiale e devastazione) e infine noi 6 che siamo a Busto essendo stati arrestati in flagranza di reato, probabilmente pagheremo qualcosina in più come capi promotori (dicono loro).
Ci sono le guardie che si sono fatte refertare per escoriazioni e sintomi derivanti dal contatto con la corrente elettrica.
Per quanto riguarda la nostra carcerazione abbiamo fatto 21 giorni in sezione covid (in cui la norma sono 14 giorni).
Dopo ciò ci hanno portato in infermeria a scontare i 10 giorni di isolamento finiti i quali ci tengono ancora qui in osservazione come ex art 32, cioè persone pericolose, e ancora ad oggi non sappiamo quando ci porteranno in sezione normale insieme agli altri detenuti. La verità è che non vogliono che abbiamo contatti con altri detenuti perchè potremmo istigarli a fare la stessa cosa.
A molti di noi la sera che ci hanno trasferiti ci è stato detto di preparare una sola borsa con lo stretto necessario e che il resto ce lo avrebbero portato in seguito.
E’ passato 1 mese e mezzo e ancora non sono arrivati i vestiti e diversi effetti personali, ne tantomeno ci rispondono ne ci danno spiegazioni su dove sono finiti.
Come ci avete scritto vi chiediamo gentilmente se possibile di mandarci ciò che avete pubblicato.
Infine vi dobbiamo un grande GRAZIE per ciò che fate, per la vostra vicinanza e la vostra solidarietà. Speriamo di risentirvi presto perchè le vostre lettere e la vostra vicinanza ci rallegrano le giornate.
Ringraziamo inoltre i ragazzi che ci hanno scritto (dicendo che sono vostri amici) non potendo ringraziarli di persona perchè la lettera era senza mittente.
Ci auguriamo di risentirvi presto.
Un grande abbraccio
I RAGAZZI DI VARESE “