Sabato 3 aprile presidio al carcere delle Vallette

Aumento dei contagi, blocco dei colloqui, videocolloqui chimera, maggiore isolamento dei detenuti: questo rimane il “piano anticovid” nelle carceri italiane.

Nel mentre le richieste per cui lottano i detenuti da marzo 2020 – volte a svuotare le carceri e vedersi garantite condizioni di vita umane – rimangono del tutto inascoltate.

Piuttosto in carceri già sovraffollate vengono ogni giorno stipati nuovi detenuti. Come nel caso dei 38 ragazzi arrestati il 9 marzo con la pesantissima accusa di devastazione e saccheggio per aver preso parte alla manifestazione del 26 ottobre in Piazza Castello.

Nella sezione femminile del carcere delle Vallette a Fabiola e Dana è stata applicata la sorveglianza della posta dalla direzione in seguito allo sciopero della fame portato avanti da loro e da altre detenute. La posta di Fabiola è rallentata da più di un mese impedendo di fatto ogni comunicazione su ciò che accade dietro quelle mura.

Ritorniamo fuori dal carcere a gridare che nessuno verrà lasciato solo!

il presidio può essere raggiunto con autocertificazione.