Di seguito il volantino diffuso:
NON C’È PIÙ TEMPO
Lo stato greco sta giocando col fuoco senza considerare quanto si scotterà nel caso in cui tutta questa storia dovesse avere uno spiacevole epilogo.
Dimitris Koufondinas, detenuto nelle carceri greche dal 2002, membro dell’organizzazione rivoluzionaria “17 Novembre”, è oggi al 28° giorno di sciopero della fame per pretendere almeno la regolarità nell’applicazione delle nuove misure del governo greco in materia di detenzione. Chiede che il trattamento – progettato scientificamente – e a lui destinato per legge, venga quantomeno rispettato.
Oggi, 3 febbraio, si trova in ospedale piantonato in condizioni di salute molto gravi. È di fatto in reale pericolo di vita.
Dimitris è un compagno che non si è mai tirato indietro.
Ha condotto nel corso della sua vita una incessante lotta contro la barbarie capitalista.
Il suo gesto, questo sciopero della fame, è un esplicito NO di fronte ai soprusi di oggi, e quelli di domani. Nei confronti di se stesso, come di tutto il corpo detenuto.
Ecco che l’atteggiamento inamovibile dello stato greco di fronte a questa legittima richiesta ha il sapore della vendetta. E la caratteristica dell’arroganza, del pensare di poter agire la ferocia in maniera indisturbata. Non è così. E non lo sarà in futuro.
Tutto torna.
In quanto a noi, non possiamo rimanere a guardare silenti mentre questa tragedia si consuma.
SOLIDARIETÀ CON DIMITRIS KOUFONDINAS e con gli altri prigionieri in sciopero della fame al suo fianco.