Palermo, striscione davanti al carcere, dove si è sviluppato un focolaio con 31 detenuti positivi

Srtiscione davanti al carcere Pagliarelli di Palermo.

“Garantire distanziamento e rispetto della vita nelle carceri”. Uno striscione davanti il Pagliarelli firmato Antudo. È di ieri la notizia del focolaio all’interno del carcere Pagliarelli di Palermo. Sono attualmente 31 i detenuti risultati positivi al Covid-19 e questa mattina davanti la casa circondariale è apparso lo striscione.

“L’esplosione di un focolaio all’interno delle carceri era stato oggetto di dure proteste da parte dei detenuti nei mesi precedenti. “Nonostante fosse prevedibile la diffusione incontrollata del Covid-19 all’interno delle carceri – sostiene Antudo -, non si è fatto il necessario per scongiurare questa eventualità. È soprattutto il sovraffollamento e la scarsa igiene a non consentire misure di prevenzione adottate all’esterno come il distanziamento sociale”. “Anche ai detenuti va garantito il diritto alla vita e alla salute. Per questo e per tanti altri motivi bisogna emettere subito provvedimenti straordinari come l’Amnistia e l’indulto”.

Il tampone ieri ha confermato il sospetto. “Ci sono 31 detenuti positivi – affermava Francesca Vazzana direttrice del carcere Lorusso di Pagliarelli – ma di più non posso dire”. Pare che il focolaio sia partito tra i detenuti comuni che hanno continuato ad avere i colloqui con le famiglie. Nonostante le raccomandazioni e gli inviti a mantenere le distanze, qualcuno si sarebbe avvicinato alla moglie e ai figli e da qui il passaggio del virus che ha contagiato diversi reclusi. in questo momento ci sarebbe una zona rossa all’interno della struttura detentiva nel Reparto Pianeti. Si stanno effettuando i tamponi a tutti i carcerati per cercare di limitare il focolaio.

Proprio in questi giorni il garante per la tutela dei diritti fondamentali dei detenuti Giovanni Fiandaca aveva scritto al presidente della Regione Nello Musumeci e all’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza per chiedere di inserire i detenuti e gli agenti penitenziari e il personale che lavora negli istituti nella campagna vaccinale.