Presidio a San Vittore e iniziativa sulla latitanza-Milano/sabato 21

ORE 11 PRESIDIO AL CARCERE DI SAN VITTORE A MILANO

Per portare solidarietà a tutte e tutti i reclusi e a coloro che sei mesi fa si sono coraggiosamente rivoltati e ora sono accusati di reati gravi come devastazione e saccheggio.
Per far sentire la nostra vicinanza a chi si è visto negare nuovamente i colloqui a causa del Covid, ma è costretto a stare a stretto contatto con le guardie, principale vettore del virus all’interno delle strutture, in una situazione di forte affollamento.

ORE 16 DISCUSSIONE SULLA LATITANZA, ALLA CASA OCCUPATA IGLESIAS, in via Iglesias 29 .

In solidarietà con chi ha scelto la strada della latitanza per sfuggire alla repressione e per far sì che questa possibilità non venga accantonata.
Proviamo a parlarne per quanto è possibile.
Gli interventi scritti di chi non può essere presente e la partecipazione di chi ha fatto in passato questa esperienza, forniranno la base per discutere.
Tante sono anche le persone senza “il giusto” documento, come gli immigrati, che devono ogni giorno eludere i sistemi di controllo e sorveglianza.
Partendo da queste esperienze, e con l’aiuto di compagni medici ed infermieri, proveremo anche ad introdurre la possibilità di una latitanza dal controllo sanitario.

In apertura dell’incontro presentazione del libro “In Incognito”, con i curatori della CASSA ANTIREPRESSIONE DELLE ALPI OCCIDENTALI.

DUE SETTIMANE DI MOBILITAZIONE PER GLI ANARCHICI E LE ANARCHICHE SOTTO PROCESSO E PER LA LIBERTÀ DI TUTTE E TUTTI I PRIGIONIERI NELLE CARCERI.
Nei mesi autunnali saranno diversi i processi che coinvolgeranno centinaia di anarchici e anarchiche.
In queste inchieste PM e giudici vogliono processare l’ideale anarchico. Ridurre le differenti tensioni e pratiche in farraginosi schemi giuridici – come l’odiosa e patetica divisione tra un anarchismo “buono” e uno “cattivo” – ha lo scopo di reprimere con decenni di carcere chi lotta.
In un periodo storico in cui le condizioni di vita imposte sono sempre più dure è fondamentale lottare. Rispondere alla violenza dello Stato, al regime di oppressione che vorrebbe imporre e al tentativo di attaccare chiunque esprima solidarietà a chi ha già scelto da che parte stare.
Porteremo alle nostre compagne e ai nostri compagni vicinanza e complicità ma non solo nelle aule di tribunale: lanciamo due settimane di mobilitazione dal 9 al 24 novembre, un’occasione per creare momenti di solidarietà attiva nelle piazze, nelle strade e ovunque si voglia esprimere.
AL FIANCO DI TUTTE LE ANARCHICHE E GLI ANARCHICI SOTTO PROCESSO
CONTRO IL CARCERE E PER LA LIBERAZIONE DI TUTTI/E I/LE PRIGIONIERI/E
TUTTE E TUTTI LIBERI