Soccorso Rosso Proletario

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l’oscena campagna di criminalizzazione dei NOTAV deve finire – a Torino la magistratura non può essere la santa inquisizione e il braccio armato di capitalisti e speculatori!

Valsusa, denuncia per evasione: nuovi guai per la Pasionaria No Tav

Agli arresti domiciliari, avrebbe partecipato a Bussoleno a una protesta a sostegno della portavoce del movimento
È un nuovo guaio giudiziario, o forse l’ennesima battaglia di principio per Nicoletta Dosio. Ancora una volta la pasionaria No Tav di 73 anni, considerata una leader del movimento che si batte contro l’Alta Velocità, si trova protagonista di una denuncia che la contrappone, in una sfida continua, alla magistratura che dovrà valutare con estrema attenzione il suo caso. Evasione: è questa la notizia di reato trasmessa in procura che la riguarda. L’accusa è di essere uscita di casa, dove è ristretta agli arresti domiciliari: sarebbe stata vista partecipare a una manifestazione di dissenso del movimento, una protesta, il 17 settembre, contro la decisione di incarcerare Dana Lauriola, la portavoce dei No Tav portata alle Vallette per scontare una condanna definitiva a 2 anni. Il suo arresto aveva fatto clamore e generato dibattito: di nuovo aveva portato alla ribalta il tema della privazione della libertà nel nome della lotta contro il Super treno. Per entrambe la condanna definitiva, e quindi l’esecuzione della pena, era arrivata per lo stesso processo, in cui erano accusate di aver alzato le sbarre di un casello autostradale della Torino Bardonecchia nel 2012, nel corso della protesta “Oggi paga Monti”.

Due donne unite dalle stesse battaglie e dalla stessa forza simbolica per il movimento, Nicoletta e Dana. Legate una all’altra anche in questo caso.Mentre a Dana Lauriola il tribunale di sorveglianza aveva rigettato la richiesta di misure alternative, per Nicoletta Dosio, condannata a un anno, era stato applicato il carcere dopo il rifiuto che lei stessa aveva mostrato verso i domici-liari, che le sarebbero stati concessi anche in considerazione della sua età. E così, suscitando non poco clamore, a capodanno del 2019 era stata prelevata e portata in carcere, dal quale aveva scritto: “non mi pento e rifarei tutto ” . Ma il 20 marzo, di fronte alla situazione di pandemia, la pasionaria aveva chiesto e ottenuto di trascorrere il resto della detenzione nell’abitazione di Bussoleno. Anche da quella casa più volte ha fatto sentire la sua voce e il suo dissenso. Ultimamente, proprio per l’arresto di Dana.