Razzisti in divisa a Vicenza strozzano un giovane e lo arrestano. L’accusa è resistenza a pubblico ufficiale, la colpa è essere nero

A Vicenza un agente di polizia ha chiesto a caso e violentemente i documenti a un giovane nero. Alla fine, la gente di passaggio ha dovuto calmare l’agente che stava praticamente soffocando il giovane. Il tutto è stato ripreso in un video che mostra realmente come siano andate le cose.

Il video, che mostra il poliziotto utilizzare la tecnica della “presa al collo” con un ragazzo di colore, è diventato virale. La clip, postata dal profilo Instagram di C.S., un giovane vicentino di origini colombiane, mostra un episodio avvenuto attorno alle 18 di lunedì 10 agosto 2020 in piazzale De Gasperi, nel centro storico della città berica, non lontano dalla stazione ferroviaria.

Nel video si vedono due agenti con la divisa della polizia parlare con insistenza a un ragazzo di colore, il quale si allontana camminando veloce. A un certo punto uno dei due agenti immobilizza il giovane portandogli il braccio destro attorno al collo, e cercando successivamente di spingerlo a terra. A quel punto si sentono gli amici del giovane reagire gridando al poliziotto di lasciarlo, e dopo pochi secondi l’agente molla la presa.

A quanto afferma C.S., che ha postato il video su Instagram, l’episodio sarebbe avvenuto qualche minuto dopo una rissa accaduta in quella zona tra due persone sconosciute a lui e al ragazzo immobilizzato. Alcuni amici di C.S. e del giovane immobilizzato sarebbero intervenuti per separare i due. A quel punto sarebbero arrivati gli agenti, che avrebbero chiesto i documenti al giovane e lo avrebbero strattonato. Il giovane si sarebbe rifiutato di esibirli. Successivamente si sarebbe svolta la scena documentata nella clip.

Il ragazzo immobilizzato – che avrebbe 21 anni – è stato portato in Questura e attualmente si troverebbe agli arresti domiciliari in attesa di processo per direttissima con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale. Abbiamo chiesto alla Questura di Vicenza la ricostruzione della dinamica dell’episodio.

«Aiutatemi a condividere questo atto di razzismo» scrive C.S. nella didascalia del video. Dopo il caso di George Floyd, la cui morte “raccontata” in diretta con un video negli Usa ha provocato proteste di massa contro il razzismo nelle forze dell’ordine, è forte la sensibilità anche in Italia verso questo tema.