Rompere il silenzio con cui lo stato borghese vuol far morire Alfredo. Sabato presidio al carcere di Bergamo

Da Proletari Comunisti

Questa sera al termine della riunione di preparazione per un presidio sabato alle carceri di Bergamo in solidarietà con Alfredo Cospito, abbiamo appreso la notizia che il ministero della giustizia tramite il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria ha deciso questo provvedimento gravissimo: “…. la Dr.ssa Milia (dottoressa di fiducia di Cospito) viene diffidata a rilasciare a seguito delle visite, dichiarazioni all’emittente radio “Onda d’Urto”, al fine di non vanificare le finalità del regime di cui all’ex art. 41 bis O.P. Ulteriori dichiarazioni rese in tal senso, potranno indurre questa A.D a valutare la revoca dell’autorizzazione all’accesso in Istituto”. Intanto Alfredo Cospito ha perso 10 kg in una settimana.

Ha perso 40 kg in tre mesi. Il tono muscolare è notevolmente ridotto, così come la funzione motoria. Ed ora è a rischio anche l’attività respiratoria. È questo, sommariamente, il quadro clinico di Alfredo Cospito che ha smesso di mangiare dal 20 ottobre. Alfredo e’ sull’orlo del precipizio. Può crollare da un momento all’altro. A questo punto, anche l’alimentazione forzata, che lui peraltro ha detto di non volere, potrebbe avere un esito devastante
Dopo un digiuno così prolungato, spiega il medico, le cellule della digestione diventano dormienti e l’alimentazione forzata potrebbe essere nociva perché non funzionana più.
A livello chimico stanno succedendo cose importanti che potrebbero diventare irreversibili. Finora ha resistito pur avendo perso 40 chili perché era in forte sovrappeso ma ora che la massa grassa a cui attingere si è esaurita è in corso la distruzione delle proteine che si ripercuote sui muscoli alla disperata ricerca di energie e si ripercuoterà, se dovesse andare avanti, sui muscoli della respirazione
è questa la diagnosi allarmata del medico, Angelica Mellia, a cui si vuol mettere il bavaglio.

CASO COSPITO: VIETATO PARLARE…CON RADIO ONDA D’URTO? INTANTO ALFREDO PERDE 10 KG IN UNA SETTIMANA

Da Radio Onda d’Urto

Caso Alfredo Cospito: non si parla…a Radio Onda d’Urto?

La domanda sorge…spontanea, leggendo il documento diffuso oggi, lunedì 23 gennaio 2023, dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria del carcere di Sassari, dove si trova in regime di 41 bis l’esponente anarchico in sciopero della fame da 96 giorni.

Il Dap ha comunicato all’avvocato di Cospito, Flavio Rossi Albertini, il nulla osta alla visita giovedì 26 gennaio in carcere a Cospito da parte della dottoressa di fiducia, dottoressa Angelica Milia, più volte ai nostri microfoni per aggiornare lo stato di salute (sempre più deteriorata) di Cospito.

La nota però si chiude in maniera..inaspettata: “visto quanto segnalato dal Direttore Generale della D.G.D.T., con nota pervenuta a questa Direzione in data 20.01.2023, la Dr.ssa Milia viene diffidata a rilasciare a seguito delle visite, dichiarazioni all’emittente radio “Onda d’Urto”, al fine di non vanificare le finalità del regime di cui all’ex art. 41 bis O.P. Ulteriori dichiarazioni rese in tal senso, potranno indurre questa A.D a valutare la revoca dell’autorizzazione all’accesso in Istituto”.

La nota in questione è firmata dalla dottoressa Carmen Forino, da pochi giorni direttrice-reggente del carcere di Sassari, che conta al proprio interno 424 persone, di cui 92 in regime di 41bis.  Intanto Alfredo Cospito ha perso 10 kg in una settimana.

Si tratta di un provvedimento gravissimo, un attacco che non riguarda solo la nostra emittente (che trasmette dal 1985 come testata giornalistica regolarmente iscritta al Tribunale di Brescia ) ma più in generale la libertà di informazione e che denota un accanimento repressivo-carcerario contro il detenuto anarchico, di cui evidentemente non si vogliono far conoscere le condizioni di salute sempre più critiche. Evidentemente rompere il silenzio in cui si vuole far morire Alfredo rappresenta qualcosa che “vanifica le finalità del regime di cui all’ex art. 41 bis O.P.”.

Abbiamo sentito ai nostri microfoni la dottoressa Angelica Milia:

ROMA – Ancora Cospito. Svariate decine di persone sono scese in piazza questo tardo pomeriggio, lunedì 23 gennaio 2023, a due passi dal ministero della Giustizia di Roma per manifestare solidarietà a Cospito e contro il regime di 41 bis. Il ritrovo a piazza Cairoli, per mettere in scena la cosiddetta ‘battitura’, la protesta cioè che solitamente viene attuata dai detenuti battendo le stoviglie o altre suppellettili contro le grate delle celle