
Il 19 dicembre, presso il Tribunale penale de L’Aquila, potrebbe chiudersi con una condanna, il processo farsa sul prigioniero politico Anan Yaeesh, e su due palestinesi suoi amici, Ali e Mansour, che rischiano rispettivamente 12, 9 e 7 anni di carcere: molti di più rispetto a quelli che Anan ha scontato nelle carceri sioniste dopo essere stato condannato per fatti relativi alla seconda Intifada.
In questo clima di terrore generalizzato, dove l’intero sistema politico ed economico è complice attivo del genocidio e dell’occupazione sionista, dove il DDL Gasparri che equipara antisionismo ad antisemitismo prende sempre più forma, dove esporsi a favore della Palestina significa essere sbattuti in carcere o in un CPR, è NECESSARIO continuare a mobilitarci in modo determinato e collettivo contro un sistema che prova a delegittimare ogni giorno le nostre lotte, che prova ad intimidire chi dissente con arresti arbitrari, deportazioni e fogli di via e che processa la Resistenza.
Mentre i media di regime legittimano guerra e repressione, questo processo di evidente natura politica rischia di creare un pericoloso precedente per chiunque sia solidale con la causa Palestinese e per chiunque si opponga alle politiche guerrafondaie del governo Italiano, NATO e UE.
Per questo, sabato 13 DICEMBRE scenderemo in piazza a MELFI al fianco di Anan e della Resistenza Palestinese, al fianco di chi si oppone alla guerra e al genocidio.
Noi sappiamo da che parte stare.
Complici e solidali al fianco di chi lotta.
LIBERTA PER ANAN, ALI E MANSOUR!
LA RESISTENZA NON SI ARRESTA!
LA RESISTENZA NON SI PROCESSA!
PALESTINA LIBERA!
CONCENTRAMENTO IN VIA DELLA CITTADINANZA ATTIVA E CORTEO FINO AL CARCERE IN VIA LECCE DOVE SI TERRÀ IL PRESIDIO PER ANAN.