Lunedì arriva in Parlamento per la conversione in legge il decreto sicurezza che crea un vero e proprio Stato di Polizia e di persecuzione delle lotte, dell’opposizione, della libertà di pensiero e di dissenso, delle occupazioni delle case e di tanti altri fattori.
Un decreto che vuole dare poteri speciali e privilegi speciali alla polizia per farne uno strumento della repressione di massa, dell’utilizzo sistematico della violenza verso i manifestati.
Questo decreto, passaggio fondamentale della trasformazione moderno fascista delle Istituzioni per opera del governo rappresentato da Meloni e dai suoi sodali – il razzista Salvini e Forza Italia – domanda chiaramente un’opposizione. L’opposizione che viene dai magistrati, le obiezioni che vengono dallo stesso Consiglio della magistratura, le opposizioni che vengono anche in seno a questo Parlamento, hanno bisogno però di un’effettiva azione di massa.
In questo senso salutiamo positivamente e diamo la nostra massima adesione alle iniziative già annunciate per lunedì, una sorta di “andiamo al Parlamento”, e alla manifestazione nazionale che viene convocata per il 31 maggio.
Noi non pensiamo, lo abbiamo detto sempre, che questa mobilitazione sia in grado di fermare la mano
del regime reazionario della Meloni e dei suoi ministri e del suo Parlamento, quindi anche su questo noi pensiamo che la mobilitazione debba avere come obiettivo la caduta del governo Meloni.
La caduta del governo Meloni non avverrà per via elettorale e né avverrà per l’opposizione in Parlamento che, oltre che numericamente è inferiore, non è assolutamente in condizione di rappresentare un’alternativa al governo Meloni.
Per questo noi non vediamo altra strada che creare le condizioni per uno sciopero generale, reale, che paralizzi il Paese e che questo sciopero contenga tutti quegli elementi di reale opposizione democratica e sociale che sono necessari per fermare il decreto di sicurezza, così come per fermare l’attacco sulle condizioni di vita dei lavoratori, così come per fermare il riarmo imperialista e infine per rovesciare il governo complice dello Stato nazisionista israeliano.