da infopal
Le forze di occupazione israeliane continuano ad aumentare i loro attacchi alle donne palestinesi attraverso arresti sistematici, portando il numero totale di detenute nelle carceri israeliane a 26.
La Società per i prigionieri palestinesi (PPS) ha riferito lunedì che il numero di prigioniere nelle carceri israeliane è salito a 26, in seguito alla detenzione di 14 donne solo a marzo. Tra le arrestate ci sono tre sorelle di Hebron.
La maggior parte è rinchiusa nella prigione israeliana di Damon, con resoconti che rivelano che tra loro ci sono una donna incinta di tre mesi, una bambina, diverse detenute amministrative e due giornaliste. Inoltre, una delle prigioniere è di Gaza e un’altra sta lottando contro il cancro.
Secondo la PPS, la maggior parte delle detenute deve affrontare accuse di “incitamento” – un’accusa comunemente usata dalle autorità di occupazione israeliane per giustificare la detenzione amministrativa, che consente la reclusione senza processo o accusa.
La PPS ha anche riferito che dall’inizio dell’assalto di Israele a Gaza, il 7 ottobre 2023, sono state arrestate circa 500 donne, tra cui palestinesi provenienti dalla Cisgiordania, Gerusalemme e Gaza.
La dichiarazione ha evidenziato che tali arresti fanno parte di un più ampio schema di violazioni, tra cui esecuzioni extragiudiziali, aggressioni sessuali e altre forme di gravi abusi. Secondo la PPS, molte delle donne arrestate sopportano condizioni degradanti e significative violazioni dei loro diritti.
La PPS ha anche sottolineato la preoccupante tendenza ad arrestare le donne come ostaggi per fare pressione sui loro familiari affinché si arrendano. Questa pratica è notevolmente aumentata dall’inizio della guerra a Gaza ed è diventata una delle tattiche più significative utilizzate dalle forze israeliane nelle loro operazioni.
La PPS ha condannato fermamente tali azioni, definendole parte di una più ampia campagna di violenza e repressione contro le donne palestinesi. Ha sollecitato un intervento internazionale per ritenere le autorità israeliane responsabili e porre fine alle diffuse violazioni commesse contro i detenuti palestinesi, in particolare le donne.
Le organizzazioni per i diritti umani e i gruppi di difesa dei prigionieri hanno lanciato l’allarme sulle continue violazioni dei diritti umani nelle prigioni israeliane contro i palestinesi, con segnalazioni di maltrattamenti e abusi che hanno portato all’uccisione di almeno 50 detenuti.
(Fonti: Quds News, PIC, agenzie).