ma che rimane un problema di tutte le realtà politiche, sindacali e sociali che da un lato vengono colpite dalla repressione ma non scendono in campo per unirsi in un fronte comune necessario per rispondere a questo aspetto della politica del governo.
La repressione non potrà che aumentare con il governo fascista Meloni proprio perché all’interno la reazionarizzazione moderno fascista dello Stato imperialista italiano è la strada che la guerra inter imperialista rende necessario per continuare a schiacciare i proletari.E in questo quadro tutto quello che contrasta o appare alla borghesia e ai padroni come messa in discussione dei suoi interessi è da criminalizzare e reprimere con l’uso della forza dello Stato, ma proprio questo dimostra che la lotta e il fronte contro la repressione sono parte della rivoluzione per abbatterlo.
Serve passare dalle condizioni oggettive a quelle soggettive.
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Segue il volantino diffuso, le foto iniziativa, intervento finale https://drive.google.com/file/d/1fs4GI5AScropYRyvgLc9s52A459US_km/view?usp=drivesdk
19 GIUGNO 2023
Nella giornata che ricorda, 1986, il massacro di 300 prigionieri politici comunisti nelle carceri peruviane, dopo una eroica resistenza, che è diventata una giornata internazionale di solidarietà con tutti i prigionieri comunisti e rivoluzionari in tutto il mondo,
siamo qui per unirci alla campagna per la liberazione di G.H. Abdallah, da più di 39 anni nelle carceri di Francia, per essere un Rivoluzionario della causa del popolo PalestinesePer la liberazione dei prigionieri politici in India che combattono una guerra popolare per liberare le masse indiane dall’oppressione dell’imperialismo e del governo fascista/hindutva di Modi
Per la liberazione dei prigionieri politici, dalla Turchia all’Iran e in tutto il mondo, contro regimi fascio/integralisti e l’oppressione dei popoli
Per la libertà di Alfredo Cospito e i prigionieri politici di parte proletaria, sottoposti a regime di carcere duro al solo scopo di annientarne la propria identità rivoluzionaria
Siamo qui a denunciare le violenze dentro le carceri, come a Santa Maria Capua Vetere, dove gli autori rimangono impuniti
Così come le violenze nel commissariato di Verona, dove si sono consumate violenze in stile fascista ad opera degli uomini in divisa, che non solo non vengono punite ma sono legittimate dal governo Meloni, governo di fascisti che fanno i fascisti, e che nel suo procedere verso un intervento diretto nella guerra in Ucraina, sta militarizzando l’intero sistema sociale
col suo ministro Nordio mette mano alla riforma della giustizia per zittire la magistratura, mettere il bavaglio all’informazione, per rendere legge la santificazione dell’ingiustizia, ovvero che sia garantista per politici, sindaci corrotti, mafiosi, finanzieri, padroni, e forcaiola per i poveri le masse popolari e per chiunque incappi nella loro giustizia
siamo qui per solidarizzare e denunciare la repressione contro i lavoratori, che lottano contro lo sfruttamento selvaggio, nei magazzini di Mondo Convenienza di Campi Bisenzio, sgomberati violentemente da poliziotti e carabinieri per difendere gli interessi dei padroni o i disoccupati di Napoli che anziché lavoro ricevono cariche e denunce
contro la repressione dei movimenti di lotta dei giovani contro la scuola-azienda, la devastazione climatica dell’ambiente, contro gli sgomberi per il diritto alla casa.
contro il razzismo che fa morire in mare bambini, donne e uomini che scappano da miseria e guerra che la politica di rapina e oppressione dei governi imperialisti gli portato a casa loroSiamo qui per dire Basta razzismo Basta Morti in mare documenti e permesso di soggiorno per tutti, libertà di circolazione NoCPR galere per i proletari immigrati.
La lotta contro la repressione ci riguarda tutti perché è il segno che questo sistema capitalista morente è come una bestia ferita che è pronta a mostrare i suoi artigli più feroci per difendere fino in fondo il profitto di pochi padroni e usare la forza armata dello stato per tenere schiacciato la maggioranza sfruttata.
Per questo dobbiamo unirci e lottare contro la repressione ma come parte della rivoluzione che è l’unica soluzione per i proletari e le masse popolari.