Intervento di Soccorso Rosso Proletario Italia alla manifestazione di Parigi per Georges Ibrahim Abdallah

Compagne e compagni, un saluto rosso!

Sono venuto dall’Italia e parlo a nome del Soccorso Rosso Proletario.

Non parlo bene francese e sono riuscito a scrivere una dichiarazione nella vostra lingua ma comunque non posso far mancare qui la voce delle compagne e compagni che anche Italia sostengono Georges Ibrahim Abdlallah e lottano per la sua liberazione.

Questa manifestazione avviene alla vigilia del 19 Giungo, la giornata dell’eroismo, una giornata molto importante per noi, per i prigionieri politici rivoluzionari in tutto il mondo e quanti li difendono, per i comunisti.
E questa manifestazione avviene anche nell’anno in cui nel nostro paese l’esempio di lotta di un altro prigioniero politico rivoluzionario, Alfredo Cospito, ha ispirato una forte campagna. Una campagna che per mesi è riuscita rendere chiaro quali erano i due fronti dello scontro: da una parte un governo fascista e il suo Stato di polizia, dall’altra l’opposizione antagonista, comunista rivoluzionaria, a cui anche lo stesso Geoges Abdallah, come sempre, non ha fatto mancare il suo appoggio internazionalista.

Ebbene, noi crediamo che nella lotta, nella determinazione, nello spirito di combattimento che neanche decenni di detenzione o il carcere tortura riescono a piegare di prigionieri come Georges o Alfredo, al di là delle differenze ideologiche, politiche e strategiche, viva oggi il senso della giornata del 19 Giugno.

L’eroismo dei prigionieri di guerra del Partito Comunista del Perù che nel 1986 hanno plasmato questa giornata nei carceri di El Callao ed El Fronton, combattendo fino a essere massacrati a centinaia per difendere le “luminose trincee di combattimento” in cui avevano trasformato le celle in cui erano rinchiusi.

Per questo per noi di SRP è prima di tutto importante unire le file della classe proletaria, quella che ha generato. e per cui i prigionieri continuano a combattere anche nella loro condizione, la nostra battaglia a difesa dei prigionieri politici, contro il carcere che assassina e tortura, contro la repressione su chi lotta per una società che lo abolisca.

Concludo, con l’impegno a riportare ai compagni in Italia il messaggio principale di questa manifestazione:

– quali che siano le vostre leggi, i popoli hanno diritto a resistere e ribellarsi!
– per quanto lunghe le condanne dei vostri tribunali e inumane le vostre prigioni, non piegherete mai la resistenza dei nostri compagni né la nostra lotta per liberarli
 
Libertà per Georges Ibrahim Abdallah!
Libertà per tutti compagni prigionieri nel mondo!
No al carcere che tortura e assassina!
Viva la solidarietà internazionale!