70 fra compagne e compagni indagati per i presidi tenuti fra Novembre e Gennaio fuori al carcere di bancali, dove era detenuto Alfredo Cospito in regime di 41bis. Le accuse sono per manifestazione non autorizzata. Inoltre nelle settimane scorse è uscito un articolo di giornale, firmato dalla giornalista Nadia Cossu, con elencati i nomi e i cognomi di tutti e 70 gli indagati.
I compagni sardi proseguono, nonostante le denunce, a portare avanti presidi sotto le carceri e i cpr sardi, dove proseguono le lotte di alcuni detenuti, anch’essi in 41 bis, come Alessio Attanasio in sciopero del vitto, e Domenico Porcelli, in sciopero della fame da oltre 2 mesi e le cui condizioni peggiorano sempre più nel silenzio di media ed istituzioni.
Di seguito un’intervista di ROR ad un compagno di Cagliari e un aggiornamento sulla situazione di Domenico Porcelli ed Alessio Attanasio
Domenico Porcelli, detenuto in custodia cautelare al 41bis nel carcere sardo di Bancali, è in sciopero della fame dal 28 febbraio. Come altri detenuti, che però sono nel frattempo morti, ha deciso di seguire la strada dell’anarchico Alfredo Cospito. Il motivo della sua protesta, oltre che la solidarietà ad Alfredo, è stata la proroga del regime speciale che considera priva di presupposti.
In questo periodo ha perso ben 13 kg di peso e la sua condizione è andata deteriorandosi nel corso delle settimane. A causa delle sue condizioni precarie – durante il suo sciopero ha manifestato disestesie alla mano destra e dolore all’avambraccio destro, Porcelli ha dovuto affidarsi alle flebo per mantenere un minimo di forza. Ma da due sabati a questa parte gli sarebbe stato negato questo supporto vitale. La sua vicenda, come quella dei due detenuti morti recentemente nel carcere siciliano di Augusta, non risulta attenzionata da nessun parlamentare, né tantomeno dal ministero della Giustizia, nonostante i numerosi solleciti. Della vicenda è stato attenzionato anche il garante nazionale delle persone private della libertà, che ha inviato una risposta scritta all’avvocata, ma non è mai andato a trovarlo in questi due mesi di sciopero. Come afferma l’avvocata Pintus “Esistono detenuti di serie A e detenuti di serie B anche all’interno del regime detentivo speciale del 41 bis, ma il diritto alla salute non è garantito per nessuno!”
Alessio Attanasio è in custodia cautelare per fatti accaduti nel 2001 e sono in corso due processi d’Appello. Ha già scontato 30 anni di carcere, di cui 20 ininterrottamente in regime di 41 bis, e dopo un periodo di regime in AS 1 nel carcere di Oristano, è di nuovo in 41 bis nel carcere di Nuoro, nonostante non ci siano più i presupposti per questo regime di detenzione. Inoltre è anche sottoposto alla sorveglianza speciale art.14 bis. Dal 5 marzo 2023 ha iniziato uno sciopero del vitto sempre in solidarietà con la lotta intrapresa da Alfredo Cospito.