Ci sono momenti in cui tutti devono prendere parola e dire anche ciò che sembra indicibile. Perché poi nessuno possa dire: “non sapevo”. Questo lo spirito con cui due avvocati romani – sostenuti da molti colleghi – stanno tentando di rompere il silenzio sulle continue torsioni del diritto penale in funzione persecutoria antisovversiva.
Registrata quando lo sciopero della fame di Alfredo Cospito era solo agli inizi, pubblichiamo oggi questa intervista, come contributo alla solidarietà che si sta moltiplicando anche fuori dalle mura. Nel frattempo anche Anna si è unita allo sciopero della fame mentre Alfredo ha raggiunto il trentesimo giorno dall’inizio della sua lotta contro il 41 bis e l’ergastolo ostativo.
Da Radio cane