A Padova, gli agenti della Digos della Questura hanno eseguito lo sgombero di quattro appartamenti di proprietà dell’ATER nella zona del quartiere Palestro. Dopo lo sgombero dell’occupazione, un centinaio di persone si è mossa in corteo verso l’ATER, l’agenzia regionale proprietaria dell’immobile e di migliaia di case popolari non assegnate. Ad attenderli polizia e carabinieri in assetto antisommossa, che hanno caricato due volte i manifestanti. Si contano diversi feriti. Alle 18 verrà rilanciato un presidio pubblico davanti alla sede del Comune
Questa mattina a Padova un’ingente operazione di polizia ha sgomberato quattro appartamenti di proprietà ATER situati in via delle Melette, dove da sei anni vivevano giovani e giovanissimi studenti, lavoratori precari. Via delle Melette 3 accoglieva dieci persone ora private di una dimora, in una città dove il mercato degli affitti è preda di speculazioni selvagge e trovare casa è impossibile.
In una fase di grandissima emergenza abitativa – a Padova e non solo – l’ATER sceglie, senza alcun preavviso, di chiudere l’ennesimo appartamento di sua proprietà. L’agenzia che dovrebbe gestire le case popolari in Veneto da anni specula sugli immobili tenendoli sfitti o vendendoli all’asta. In particolare nel quartiere Palestro di Padova si possono contare un centinaio di appartenenti vuoti e lasciati al degrado.
La risposta della città non si è fatta attendere. Centinaia di solidali si sono ritrovati all’incrocio tra via Volturno e via Melette, chiarendo fin da subito che la questione del diritto all’abitare non potesse essere derubricata a un problema di ordine pubblico. Ben tre cariche della polizia hanno tentato di allontanare i/le manifestanti dall’appartamento, mentre la polizia picchiava senza alcuna remora una delle abitanti dello stabile.
Dopo la conclusione delle operazioni di sgombero, si è formato un corteo selvaggio che ha raggiunto la sede di ATER. Anche qui, le forza dell’ordine in assetto anti-sommossa hanno respinto con violenza i manifestanti, con altre due cariche che hanno provocato diversi feriti.
«È tempo di schierarsi: dalla parte dei diritti o dalla parte della speculazione immobiliare da difendere a sprangate: la città deve scegliere» con queste parole viene rilanciato un presidio pubblico alle 18 davanti alla sede del Comune.
La corrispondenza a Radio Onda d’Urto di Mattias del Centro sociale occupato Pedro di Padova Ascolta o scarica